Seguici:

Ultime Confessioni di Veronica Panarello

di Federica Federico

22 Gennaio 2016

Sono stati recentemente resi noti i particolari più inquietanti e dettagliati relativi alle ultime confessioni di Veronica Panarello sulla morte di suo figlio Loris Stival.

La donna ha ammesso, dinnanzi agli inquirenti, che Loris è morto a casa, vittima di un gioco domestico ma fatale: lo scenario che le confessioni di Veronica Panarello rivelano non collima però con i referti autoptici.

confessioni di Veronica panarello

Mamma Veronica racconta di una morte solitaria causata sì da alcune fascette da elettricista ma auto-provocata dal bambino: Loris si sarebbe serrato prima i polsi e poi la gola da solo. Per gli inquirenti è materialmente impossibile!

Resta difficile credere che il bambino abbia potuto cingersi la gola con una fascetta da elettricista mentre aveva già i polsi serrati da un’altra fascetta.

Veronica avrebbe trovato il figlio nella stanzetta, con le mani legate, i polsi serrati in una fascetta da elettricista, senza pantaloni e con le mutandine bagnate, chino su se stesso e con evidenti difficoltà respiratorie.

In un primo momento avrebbe pensato all’ingestione di un corpo estraneo e pertanto avrebbe persino percosso il bambino sulla schiena tentando di liberarne le vie respiratorie.

Solo quando Loris è caduto in terra la madre si sarebbe accorta della fascetta che gli serrava la gola. Non riuscendo ad aprirla a mani nude, l’avrebbe tagliata con delle forbici (peraltro recuperate tra gli attrezzi del marito ovvero lontano dal corpo di Loris, lasciato morente e solo nella stanzetta ).

Perché mamma Veronica non ha chiesto aiuto? Questo interrogativo non è stato sufficientemente risolto dalla ultime confessioni di Veronica Panarello

Il settimanale “Giallo”, Cairo Editore, nel n°4 del 27 gennaio 2016, riporta le dichiarazioni rilasciate dalla Panarello:

Così sono corsa nella mia camera per prendere il telefono, ma poi mi sono bloccata e ho incominciato a pensare che non avrei mai saputo giustificare quanto accaduto”.

Sull’istinto di tutela del figlio, sulla speranza di salvarlo dalla morte, sul desiderio di vederlo respirare ancora sarebbe prevalsa la paura.

confessioni di Veronica panarello

Le nuove confessioni di Veronica Panarello sono state pronunciate dinnanzi agli inquirenti il 3 novembre 2015. Ecco i passaggi chiave per l’accusa:

Veronica ammette che Loris aveva i polsi legati, e per i periti resta impossibile conciliare questa ammissione con l’auto-strangolamento;

Veronica ammette l’occultamento del cadavere di Loris e dichiara di essersi liberata dello zainetto, delle fascette e delle mutandine bagnate.

Le pagine che il settimanale “Giallo” dedica alle confessioni di Veronica Panarello sono cariche di dettagli (si consiglia a chi segue il caso la lettura della rivista.)

Mamma Veronica avrebbe ammesso di avere occultato da sola il cadavere di Loris:

la donna avrebbe rivestito suo figlio, senza rimettergli però delle mutandine pulite; avrebbe sollevato il corpo sostenendolo dalle ascelle per riportarlo in posizione eretta; l’avrebbe portato in garage tenendolo in braccio; col corpo tra le braccia, non senza difficoltà, avrebbe aperto lo sportello posteriore della vettura ove avrebbe caricato il cadavere; avrebbe aperto il garage, messo in moto l’auto e sarebbe partita, in principio senza una precisa destinazione.

La Panarello ammette di essere ritornata a casa dopo l’occultamento del cadavere.

Ma sul luogo della tragedia ancora una volta prevale la paura e l’angoscia di dover giustificare “l’accaduto”. Pertanto la donna avrebbe raccolto ogni cosa riconducibile al delitto e avrebbe fatto in modo di liberarsene.

“Avviandomi verso l’uscita (di casa, ndr.) sono inciampata nello zainetto di Loris e allora ho preso anche quello”, avrebbe detto veronica nell’interrogatorio-confessione del 3 novembre scorso.

Infine Veronica ha preso parte ad un corso di cucina.

Stando alle ultime confessioni di Veronica Panarello il suo stato mentale durante il corso era confusionale; si sarebbe assentata per andare in bagno ove avrebbe vomitato; avrebbe provato fastidio per gli odori e avrebbe lasciato il corso con anticipo. Ma velocemente e contemporaneamente Veronica avrebbe incominciato a dimenticare e rimuovere tutto l’accaduto scambiando gli eventi della tragedia con le reminiscenze di un sogno.

Su richiesta del suo difensore, Veronica Panarello sarà processata con rito abbreviato subordinato ad una perizia psichiatrica di cui si attendono gli esiti.



Iscriviti alla newsletter
Riceverai preziosi consigli e informazioni sugli ultimi contenuti, iscriviti alla nostra newsletter.

Seguici