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Bimba Sullo Scivolo: Perché i Capelli si Elettrizzano

di Maria Corbisiero

07 Novembre 2016

Vi è mai capitato di portare i vostri bambini a fare un giro sullo scivolo e di ritrovarvi a sorridere perché i loro capelli, in particolar modo quelli delle femminucce, letteralmente si alzavano in aria?

 

 

L’effetto che ha su di loro l’elettricità statica è davvero esilarante come dimostra il divertente video di una bimba sullo scivolo la cui biondissima chioma rende perfettamente l’idea di quanto appena descritto.

Bimba sullo scivolo: un’esperienza elettrizzante.

Bimba Sullo Scivolo: Perché i Capelli si Elettrizzano

Caricato sulla piattaforma YouTube il 31 ottobre scorso, su un canale che raccoglie video virali di vario genere, il filmato, come riportato nella descrizione che lo accompagna, mostra una bambina di 2 anni di Amarillo, città statunitense capoluogo della contea di Potter in Texas, mentre prova lo scivolo di un nuovo parco giochi costruito di recente vicino la sua casa.

Sdraiata, la bimba sullo scivolo scende lentamente mentre la videocamera la riprende.

 

Nel silenzio del gioco è possibile udire lo “sfrigolio” provocato dall’attrito dei vestiti che, nella discesa, sfregano contro il materiale plastico, generalmente il polimero poliuretano (PU), che acquisisce una carica negativa generando l’elettricità statica.

 

Come avviene tutto ciò?

Sembrerà strano ma il semplice gioco della bimba sullo scivolo è un ottimo spunto per aiutarci a spiegare tale effetto.

Bimba sullo scivolo: perché i capelli si elettrizzano.

Bimba Sullo Scivolo: Perché i Capelli si Elettrizzano

Volendo usare un linguaggio semplice affinché anche i bambini possano meglio comprendere questo elettrizzante fenomeno, è necessario sapere che ogni oggetto che ci circonda e che vediamo ogni giorno è formato da atomi.

Questi a loro volta sono formati da piccole particelle, dette subatomiche, chiamate:

 

  • Elettroni: hanno una carica negativa;
  • Protoni: hanno una carica positiva;
  • Neutroni: ha una carica pari a zero, cioè nulla.

 

Come accaduto per la bimba sullo scivolo, la forza di attrito, generata dal corpo della piccola che scivola e sfrega contro la plastica, ha provocato uno squilibrio tra gli atomi facendo prevalere la carica negativa, ossia gli atomi che compongono il materiale hanno acquisito degli elettroni (particelle negative) che così risultano maggiori dei protoni (particelle positive).

Questa variazione rende gli atomi, che in questo caso vengono chiamati ioni, delle vere e proprie calamite che si attraggono quando hanno una carica opposta (positivo e negativo) e si respingono quando è uguale (positivo/positivo – negativo/negativo).

 

In sintesi i capelli della bimba sullo scivolo non hanno fatto altro che “respingere” la carica uguale generata durata la discesa.

Ecco l’effetto finale.

 



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