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Bimbo di 2 anni morto per emorragia dopo operazione

di Maria Corbisiero

07 Agosto 2017

<<Mio figlio mi è spirato tra le braccia, spero adesso che sia fatta giustizia>>.

Queste le disperate parole della mamma del bambino che a soli 2 anni è morto per emorragia il giorno dopo aver effettuato una visita di controllo post operazione; 8 giorni prima del decesso infatti era stato sottoposto ad un intervento alle tonsille.

Bimbo di 2 anni morto per emorragia 8 giorni dopo l’operazione.

Bimbo di 2 anni morto per emorragia dopo operazione

La tragedia risale alla prima settimana di giugno ma attualmente vi sono delle indagini in corso in quanto la Procura di Roma ha deciso di aprire un’inchiesta d’ufficio prima ancora che i genitori provvedessero ad effettuare la denuncia.

Un provvedimento preso a seguito della segnalazione effettuata dai medici dell’Ospedale Sandro Pertini di Roma che hanno cercato di salvare il bambino in seguito morto per emorragia.

 

Oggi, dopo aver assistito inermi alla morte del loro bambino, i genitori chiedono sia fatta giustizia e vengano chiarite le dinamiche che hanno determinato il decesso del piccolo.

Bimbo di 2 anni morto per emorragia: una tragedia tutta da chiarire.

Tutto ha avuto inizio nel mese di maggio quando al bambino in seguito morto per emorragia era stata diagnosticata un’apnea notturna.

Tale condizione aveva reso necessaria una adenotonsillectomia (ADT), ossia un intervento chirurgico definito di routine che prevede la rimozione di adenoidi e tonsille.

 

Ricoverato il 30 maggio scorso presso l’Ospedale Pediatrico Bambino Gesù di Palidoro, piccola frazione di Fiumicino (Roma), il piccolo ha subito l’operazione il giorno successivo, ossia mercoledì 31 maggio.

<<Lo vedevo meno vispo del solito, lui che era un bambino vivace. Ma la condizione non mi preoccupava, anche perché in quei giorni si nutriva con pasti molto leggeri>>.

È quanto dichiarato dalla madre del bambino morto per emorragia che, nella settimana successiva all’intervento, aveva aiutato il figlio a rispettare la dieta a base di alimenti liquidi prescritta dai medici.

 

Una settimana dopo l’intervento, per l’esattezza il 7 giugno, i genitori si recarono insieme al loro piccolo presso la sezione di Otorinolaringoiatria del Bambino Gesù per effettuare una visita post operatoria.

Qui, secondo la denuncia poi depositata dai familiari del bambino morto per emorragia, quest’ultimo sarebbe stato controllato solo superficialmente:

<<Flavio veniva sottoposto a un superficiale controllo da parte del medico di reparto, il quale, senza l’ausilio di specifiche strumentazioni, riferiva che non erano state riscontrate anomalie>>.

Il giorno successivo, giovedì 8 giugno, si è verificata la tragedia.

Durante l’ora di cena, il bimbo di 2 anni ha iniziato a vomitare sangue, un’emorragia che i suoi genitori non sono riusciti ad arrestare e per la quale hanno richiesto l’intervento del 118.

 

Una volta giunti sul luogo, i soccorritori hanno cercato in tutti i modi di salvare il piccolo, compresa la disperata corsa verso l’Ospedale Sandro Pertini di Roma.

Poco più tardi il bambino verrà dichiarato morto per emorragia.

 

In seguito alla tragedia, i dirigenti dell’Ospedale Bambino Gesù presso il quale era stato operato il bimbo morto per emorragia hanno mostrato il loro cordoglio verso la famiglia manifestando la ferma intenzione di contribuire a ricercare i dovuti chiarimenti in merito alla vicenda:

<<Abbiamo appreso con grande dolore e costernazione la notizia del decesso e riteniamo che sia necessario che si chiarisca fino in fondo cosa sia accaduto. Purtroppo non siamo in grado di sapere cosa sia successo dopo la visita di controllo, possiamo solo riferire come l’intervento risultasse eseguito correttamente e in assenza di alcuna criticità. E’ utile sapere che l’Ospedale, al momento della dimissione dal ricovero in cui viene eseguito l’intervento, fornisce spiegazioni sulle accortezze e le prescrizioni nei giorni a seguire. Si prevede anche il controllo post-dimissione allo scopo di verificare le condizioni cliniche. E si consiglia sempre di tornare in Ospedale nel caso di particolari fastidi e di sanguinamenti>>.

 

Come detto in precedenza, oggi i genitori chiedono giustizia ed anche la Procura di Roma si è attivata al fine di chiarire l’esatta dinamica dei fatti.

Nel frattempo si attendono gli esiti dell’esame autoptico che verranno depositati a settembre.

 

Fonte: CorriereMessaggero

 

 

 

 

 

Fonte immagine di copertina Ingimage con licenza d’uso ID: ING_17215_10757

 



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