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Cesare Ziboni, incidente sulla Presanella: il 13enne è morto

di Federica Federico

29 Agosto 2017

L’addio a Cesare Ziboni è dolorosissimo, lo è per suo fratello, per il papà ancora ricoverato e per l’Italia intera. Tutti hanno sperato che la vita di un 13enne felice, amato e sano potesse non chiudersi così, così com’è, invece, andata.

 

Cesare Ziboni è l’ultima vittima in ordine di tempo della tragedia sul ghiacciaio della Presanella, in Trentino.

Domenica mattina una cordata di alpinisti bresciani, tra cui Cesare e la sua famiglia (mamma, papà e fratello) ha incominciato un’altra scalata. Un’altra perché, a quanto pare, si trattava di persone esperte e abituate a scalare. Qualcuno nella cordata ha, però, sbagliato un appiglio ed è scivolato trascinando fatalmente con sé altri membri del gruppo.

 

Nella caduta Cesare Ziboni era rimasto ferito gravemente,

ad onor del vero le sue condizioni non lasciavano ben sperare sin dal trasporto all’ospedale di Trento, il decesso è avvenuto nella mattina di ieri intorno all’ora di pranzo ma la notizia è stata diffusa solo in serata.

Cesare Ziboni morto

Cesare Ziboni una vita perduta cadendo tra i ghiacci della Presanella

La comitiva era partita dal rifugio Denza, sito a 2.298 metri di altitudine, la fatale caduta è avvenuta a quota 3.200 metri.

L’altitudine ha impedito un immediato contatto con i soccorritori, uno degli alpinisti del gruppo è dovuto scendere più a valle per trovare un area in cui il cellulare avesse campo e allertare il 112.

Cesare se ne va e segue in cielo la mamma Raffaella Zanotti, 41 anni, morta sul colpo. Raffaella e Luciano, i due alpinisti deceduti subito a causa dell’impatto, sono caduti e precipitati per oltre 200 metri.

 

Cesare Ziboni, mamma, papà e fratello seguivano la cordata, metà della loro famiglia oggi ed improvvisamente non c’è più.

Nell’incidente era stato coinvolto anche il fratello di Cesare, 21enne, dimesso dall’ospedale trentino dove era stato ricoverato. E’ toccata al lui la dolorosissima decisione circa l’autorizzazione all’espianto degli organi del fratello, che, appunto, daranno donati.

 

A Brescia, presso gli Ospedali Civili è ricoverato in rianimazione il padre.

 

La tragedia ha colpito 2 nuclei familiari e due uomini amici del gruppo, probabilmente il complice primo di tutto questo dolore è stato il ghiaccio: è sul ghiaccio che sarebbe scivolato il primo alpinista.

 

Sono morti sul colpo Raffaella Zanotti, 41 anni, mamma di Cesare Ziboni, e Luciano Bertagna, 45 anni, amico del gruppo.

La morte di Luciano è particolarmente sentita anche nel mondo della Moto Gp perché l’uomo era stato meccanico Ducati e meccanico personale di Max Biaggi.

 

Restano ricoverati al Santa Chiara di Trento un uomo di 47 anni, altro amico del gruppo; una donna di 37 anni e il figlio, non ancora 14enne, mentre a Bolzano è ricoverato l’ultimo capo famiglia coinvolto nell’incidente, ha 45 anni. Di quest’ultimo gruppo di feriti nessuno è in pericolo di vita.

 

Fonte foto di Cesare Ziboni: IlGiorno.it



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