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Rapporto gatti e bambini: consigli per una convivenza sicura

di Redazione VitaDaMamma

11 Settembre 2017

Il gatto rappresenta un mondo a parte tra gli amici a quattro zampe. E’ ben conosciuta la sua indipendenza e il grande vantaggio di essere più “autonomo” del cane ma bisogna conoscere alcuni aspetti generali per poter definire al meglio il rapporto gatti e bambini e assicurare loro una convivenza sicura.

 

Ogni animale gioca d’istinto, il gatto lo fa ancora più del cane ed è per questo che nel rapporto col bimbo piccolo è sempre necessario un presupposto comportamentale: l’educazione al rispetto dell’animale. Il bambino deve comprendere che il suo amico a 4 zampe è un essere vivente dotato di sentimenti e emozioni, diverse da quelle umane ma allo stesso modo meritevoli di rispetto.

 

Per sua natura il gatto ha una propensione all’autodifesa molto ampia, è per questo che nel rapporto gatti e bambini ai cuccioli d’uomo va insegnato che il gattino pretende il rispetto dei suoi tempi e del suo territorio.

Rapporto gatti e bambini

Il micio ama essere indisturbato, ama la quiete e il protagonismo, ama decidere da solo quando giocare anche con i bimbi in casa.

 

Il bambino è per sua natura curioso e giocherellone, deve comprendere presto che non è bene né giusto invadere gli spazi del gatto. Il micetto di casa è un suo amico e non uno dei suoi giocattoli. Per quanto possibile, in base all’età, si dovrà spiegare al bambino che ciò che ha davanti è proprio diverso da un peluche: è un essere vivente che va trattato con cura.

 

Rapporto gatti e bambini: consigli per una convivenza sicura, senza rischi per la salute

Per quanto riguarda la salute, ricordiamo che le malattie feline non possono essere contagiose per l’uomo. È opportuno che il gatto venga comunque vaccinato a dovere e segua un calendario dettato dallo stesso veterinario che darà altre preziose indicazioni di profilassi.

 

Un discorso a parte hanno invece i parassiti, è consigliata la somministrazione mensile di un antiparassitario, soprattutto per i gatti che sono soliti uscire di casa.

 

È indispensabile l’igiene e la cura della sua cassettina per i bisogni: l’idea migliore è quella di utilizzare una lettiera a base di silica gel che è antibatterica, anallergica, naturale, anti-odore, ultra assorbente.

Rapporto gatti e bambini

Nel rapporto gatti e bambini i genitori possono dare ai figli delle pratiche direttive di approccio all’animale:

Per accarezzarlo: avvicinarsi piano, tendere i palmi delle mani come a voler offrire al gatto la possibilità di annusare e conoscere ciò che si sta avvicinando. Usare una voce non stridula ma dolce e con tono medio-basso.

Approcciarlo con calma e iniziare ad accarezzare sotto il suo mento o sopra la testa, delicatamente. Magari porgerli dei croccantini di benvenuto, o un giochino da inseguire o mordere. Gli ideali sono quelli con i fili che lui può “cacciare” mentre si muovono.

 

È bene insegnare al bambino che se il gatto inizia a fare le fusa ci sta dando il suo consenso e il suo abbraccio affettuoso ma, se si innervosisce, miagola, soffia o muove la coda, è il segno che qualcosa non va: potrebbe essere qualcosa di chi si è avvicinato o semplicemente non essere il momento giusto per socializzare, meglio rimandare.

 

Chi come me convive con un micio sa che il rapporto gatti bambini si risolve in un bilancio senza dubbio positivo.

Avere un animale domestico è sempre un’esperienza meravigliosa per i bambini, può esser impegnativa per i grandi ma è, in fin dei conti, altrettanto coinvolgente. Un gatto in casa insegna al bambino la capacità di condivisione degli spazi e dei tempi, il rispetto del carattere e di ciò che appartiene all’altro, regole queste valide nell’amore in tutti i sensi e in ogni momento della vita.

 

Non ultimo, sempre in base all’età, la cura del gatto può insegnare ai bambini ad adempiere a dei compiti in modo puntuale e responsabile.



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