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Molly Lensing: parla la mamma della foto scandalo

di Maria Corbisiero

03 Ottobre 2017

<<Sono impotente rispetto ad Internet ma so che sono la migliore mamma per le mie bambine e che mi prendo cura di loro come meglio posso>>.

Queste le parole di Molly Lensing che, ad un anno dalla gogna mediatica alla quale è stata sottoposta da un perfetto estraneo, ha deciso di rendere nota la sua storia.

Molly Lensing: parla la mamma della foto scandalo.

Molly Lensing: parla la mamma della foto scandalo

<<Temo il giorno in cui la tecnologia andrà oltre la nostra umanità: il mondo sarà popolato allora da una generazione di idioti>>.

Questa frase, che molti attribuiscono ad Albert Einstein, è stata utilizzata da coloro che nell’agosto dello scorso anno hanno condiviso la foto di Molly Lensing additandola come una pessima madre e facendole un vero e proprio processo mediatico.

 

Contrariamente a quanto si possa pensare, tale frase potrebbe invece essere dedicata a colui o colei che ha scattato la foto, nonché a coloro che hanno criticato ed offeso la donna senza conoscerne la storia.

Purtroppo è il lato oscuro del web, l’uso più malsano che in tanti fanno dei social network. Funziona pressappoco così:

 

chi assiste a situazioni inusuali o che reputa sbagliate non interviene fisicamente agendo direttamente su quello che può ritenere essere un problema. Niente affatto!

Si limita a “sfoderare” il proprio cellulare, filma o scatta una foto e nel giro di pochi secondi il tutto viene condiviso in rete lasciando ad altri l’eventuale compito di intervenire e generando una catena di condivisioni che danno il via ad un’infinita gogna mediatica.

Ed è quanto accaduto a Molly Lensing che, a distanza di un anno, ancora oggi viene insultata ed additata come un pessimo esempio di madre.

Come detto in precedenza, era l’agosto del 2016 quando un perfetto estraneo fotografa Molly Lensing e la piccola Anastasia, che all’epoca dei fatti aveva appena 2 mesi, e posta la loro foto in rete.

L’immagine suscita sdegno nel popolo della rete, che ovviamente ignora la storia che si cela dietro a quello scatto, e diventa subito virale.

Molly Lensing: parla la mamma della foto scandalo

Ad un anno da tutto ciò, Molly Lensing, mamma di 3 bambine (Agatha di 4 anni, Felicity di 3 anni e Anastasia di un anno) di Fort Myers in Florida (USA), ha deciso di raccontare la vera storia che si cela dietro quella foto.

<<Abbiamo avuto la sfortunata di essere rimaste bloccate nel mezzo di un blocco del sistema informatico della Delta Air Lines – spiega la donna – Anastasia era stata tenuta nel suo seggiolino per molte ore, le mie braccia erano stanche e lei aveva bisogno di allungarsi. Ho inoltre dovuto chiamare tutti i membri della mia famiglia che si chiedevano dove fossimo finite>>.

In realtà, quanto accaduto quel giorno all’aeroporto Hartsfield-Jackson International di Atlanta era già stato reso noto a suo tempo dal portale myAJC che il 12 agosto 2016 pubblicava la notizia di un guasto al sistema informatico che determinò 3 giorni di ritardi e cancellazioni dei voli della Delta Air Lines.

Tra questi vi era anche quello che avrebbe dovuto riportare Molly Lensing e la sua bambina a casa dopo aver fatto visita al fratello.

<<Il viaggio di Lensing è andato storto fin dall’inizio – si legge sul portale – Il suo volo di lunedì è stato annullato, ha detto. Poi il suo nuovo volo di martedì è stato ritardato di 6 ore […] Ha aspettato fino a mezzanotte per un altro volo poi annullato all’ultimo momento, quindi è rimasta in linea con il servizio clienti fino alle 4:30, solo per sentirsi dire che non c’erano più alberghi disponibili>>.

La donna, quella che in tanti hanno additato come una cattiva madre, ha dovuto passare la notte nell’aeroporto dormendo, insieme alla piccola, sul pavimento.

Molly Lensing, venuta a conoscenzas di quello scatto solo 4 mesi dopo la sua diffusione, è stata l’ennesima vittima di un grande gesto di inciviltà.

Come detto prima, è diventata ormai una consuetudine per molti fermarsi al solo ruolo di osservatori nella speranza di poter “catturare” il momento giusto che permetta loro di mettere alla gogna qualcuno.

 

Chi ha scattato la foto a Molly Lensing ed alla sua bambina, violando tra l’altro la loro privacy, non ha minimamente pensato che la donna potesse aver bisogno di aiuto, si è limitato a fotografarla ed a rendere noto un istante senza interessarsi a ciò che si celava dietro quella situazione.

Non importa se così facendo avrebbe offeso una persona, una madre, una donna, una moglie, oggi si farebbe di tutto pur di apparire migliori, e per “di tutto” si intende far apparire gli altri e la loro vita peggiore della propria.

 

Ad un anno da quell’evento, Molly Lensing, che lavora come infermiera pediatrica, paga ancora le conseguenze di quella condivisione anche se, una volta resa nota la sua storia, tante mamme hanno cambiato opinione dimostrandole la loro solidarietà.

Se siete tra coloro che temono “il giorno in cui la tecnologia andrà oltre la nostra umanità” non abbiate paura, è probabile che quel giorno lo stiate già vivendo.

 

Fonte Today

 



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