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Acqua ai neonati: quando il bambino inizia a bere

di Maria Corbisiero

07 Novembre 2018

Si può dare l’ acqua ai neonati?

I bambini, sia quelli nutriti esclusivamente con latte materno che quelli con latte in formula, possono assumere altri liquidi? Se si, quando?

 

Queste sono solo alcune delle domande che i neo genitori spesso si pongono sull’alimentazione da seguire durante i primi mesi di vita dei propri figli. Vita da mamma vi riporta qui di seguito i consigli degli esperti in merito all’argomento “liquidi”.

 

Acqua ai neonati: quando il bambino inizia a bere.

 
Acqua ai neonati: quando il bambino inizia a bere
 

Molti esperti, tra cui medici, pediatri e nutrizionisti, sono concordi nel dire che, salvo casi davvero particolari, non bisogna dare l’ acqua ai neonati prima che questi abbiano compiuto 6 mesi, o almeno fino a quando non sono pronti ad iniziare la fase dello svezzamento.

Questo perché il fabbisogno idrico dei bambini appena nati, ossia la quantità di liquidi di cui necessita il loro organismo, è garantito dal latte, sia che si parli di quello materno che di quello artificiale. Entrambi infatti hanno già un’elevata percentuale di acqua (tra l’80% e il 90%) ma, contenendo anche proteine, vitamine, minerali, ecc., nel contempo forniscono al piccolo tutti i nutrimenti di cui ha bisogno per la sua crescita.

 

Aggiungere ulteriori liquidi alla dieta di un neonato, che nei primi mesi di vita è composta per l’appunto dal latte in modo esclusivo, può addirittura rivelarsi nocivo per il bambino. E c’è chi sostiene che possa essere perfino letale.

“Dare acqua ai neonati può influire sulla capacità del bambino di ricevere un adeguato nutrimento. I loro stomaci sono così piccoli e possono riempirsi facilmente con l’acqua, rendendo difficile per loro ottenere il nutrimento di cui hanno bisogno”.

È quanto afferma Abbas Kanani, farmacista intervistato Yahoo UK, portale web che ha voluto riprendere ed approfondire un video YouTube intitolato proprio “Perché i bambini non possono bere acqua”.

Nel filmato, pubblicato sul canale Science Insider, viene vagliato un aspetto ben diverso dal senso di sazietà che l’acqua può generare nei più piccoli, nello specifico si parla di iponatriemia.

 

Acqua ai neonati: cos’è l’iponatriemia e come si manifesta.

 
Acqua ai neonati: quando il bambino inizia a bere
 

Con il termine iponatriemia o iposodiemia si indica la riduzione della concentrazione di sodio nel plasma che, nella maggior parte dei casi, si verifica quando si introduce troppa acqua nell’organismo.

 

Nel succitato video, che tenta di chiarire perché non bisogna dare l’ acqua ai neonati prima dei 6 mesi di vita, viene spiegato che i reni possono smaltire una data quantità di acqua. Se si supera tale limite, si corre il rischio di far confluire l’acqua in eccesso nuovamente nel sangue che andrebbe a sciogliere il sodio presente in esso e facendo così diminuire drasticamente i valori dello stesso.

Tra le complicazioni dell’iponatriemia vi sono il vomito, lo stato confusionale e gli spasmi muscolari. Nei casi più gravi ed estremi un’eccessiva assunzione di acqua potrebbe raggiungere le cellule del cervello generando così una pericolosa intossicazione che potrebbe provocare danni cerebrali gravi e addirittura la morte.

 

Nel filmato inoltre si precisa che i reni dei neonati hanno una dimensione pari a circa la metà di quella di un adulto e che non possono quindi trattenere molta acqua. Per tale motivo, onde evitare un’intossicazione da acqua, è necessario non farli bere.

“I reni dei bambini sotto i 6 anni sono troppo immaturi e l’acqua può causare un’intossicazione dovuta ad uno squilibrio di elettroliti come il sodio – spiega Kanani – Questo può causare iponatriemia, ossia quando l’eccesso di acqua diluisce i livelli di sodio del corpo. Questo può causare complicazioni come gonfiore del cervello, convulsioni e, in casi estremi, la morte.”.

Pur non entrando nello specifico di queste gravi complicazioni, come detto in apertura di articolo i nostri esperti consigliano di non dare l’ acqua ai neonati e di rimandare l’assunzione di liquidi che non siano il latte materno o artificiale alla fase dello svezzamento.

 

 


 

Fonte immagini 123rf.com con licenza d’uso – ID Immagine: 47673057 – 47999501



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