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Francesca Barra ha perso il bambino che aspettava

di Redazione VitaDaMamma

27 Maggio 2019

Il nostro bimbo, tanto cercato, tanto voluto, che finalmente era dentro di me contagiandoci con gioie e progetti e con cui poi abbiamo lottato aggrappandoci alla più piccola e improbabile speranza, ha interrotto il suo cammino prematuramente lasciando un vuoto che non riusciamo a riempire con nulla.

 

E’ con un intenso post su Instagram che Francesca Barra annuncia il lutto che l’ha investita: lei e il marito Claudio Santamaria hanno perduto il bimbo che aspettavano, l’annuncio della gravidanza era stato dato pulitamente solo qualche settimana fa.

Francesca Barra aborto spontaneo

Chi sono Francesca Barra e Claudio Santamaria

 

Francesca Barra (39 anni) è una giornalista, scrittrice, conduttrice televisiva e radiofonica, fu anche impegnata politicamente, è già mamma di tre figli e dal 2017 ha una relazione con l’attore e doppiatore Claudio Santamaria (44 anni) con il quale si è sposata nel novembre dello stesso anno negli Stati Uniti, lì le nozze furono celebrate in gran segreto a Las Vegas per poi ripetersi in una festante cerimonia pubblica il 21 luglio del 2018 a Policoro.

 

Il destino amoroso di Francesca Barra e Claudio Santamaria sembra essere segnato da un antico incontro, a Policoro, in Basilicata, i due si conobbero da ragazzini:

 

proprio nella città d’origine della giornalista, la stessa dove si sono uniti in matrimonio, i due si incontrarono per la prima volta quando lei aveva 11 anni e lui 15. La vita che li divise li ha poi riuniti e ora quest’amore ha sfiorato la perfezione e rasentato la gioia più grande, ma qualcosa non è andato come avrebbe dovuto.

 

 

Francesca Barra ha perduto il bambino che aspettava da Claudio Santamaria

 

La gravidanza della giornalista era stata resa nota qualche settimana fa, durante una puntata di “Live Non è la D’Urso” proprio la Barra aveva rivelato il suo stato: “Non sono grassa, sono incinta”, aveva risposto a chi la trovava cambiata.

 

Questa maternità sarebbe stata la quarta per Francesva Barra, mentre Claudio Santamaria sarebbe diventato papà per la seconda volta. Oggi la coppia si trova costretta a salutare un angelo che ha preso la via del cielo prima ancora di venire al mondo.

 

La mia pancia sembra ancora essere il luogo più sicuro per proteggerlo. Eppure lui non c’è più.”

 

Le parole di questa mamma ricordano, e se fosse ancora necessario dimostrano, quanto concreto, doloroso, solitario e profondo possa essere il lutto perinatale. Così un bacio va al cielo perché il volo di quest’angelo sia lieve e due baci vanno sulla terra a questi genitori che come molti piangono un figlio mai nato ma già amato.

 

 

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Io e Claudio stiamo vivendo uno dei momenti più dolorosi della nostra vita . Sappiamo che tanti di voi hanno fatto il tifo per noi, il nostro amore, il nostro bambino e per questo vi ringraziamo con parole sincere che provo a condividere per quel “prima o poi si scoprirà” che doveva arrivare, ed è più giusto che arrivi da noi. Perché il calore dei familiari, degli amici discreti, degli sconosciuti che però sono stati coinvolti in tante gioie- e tante fatiche- non è mai scontato o dovuto. E lo useremo come unguento in queste ore in cui stiamo facendo i conti con una perdita dolorosissima. Il nostro bimbo, tanto cercato, tanto voluto, che finalmente era dentro di me contagiandoci con gioie e progetti e con cui poi abbiamo lottato aggrappandoci alla più piccola e improbabile speranza, ha interrotto il suo cammino prematuramente lasciando un vuoto che non riusciamo a riempire con nulla. La mia pancia sembra ancora essere il luogo più sicuro per proteggerlo. Eppure lui non c’è più. 
Ho spesso creduto e condiviso con voi la sfrontata certezza che l’amore salvasse, bastasse, rendesse invulnerabili ed eroici. Che la mia forza, l’essere disposti a tutto, la forza di una madre, potesse perfino smentire la scienza e trasformarsi nel miracolo.
Oggi scopro di essere fragile, di non avere armi, di non essere stata in grado di produrre quel miracolo, di essere piccola, di non avere spiegazioni sagge perché non sempre ciò che sai, sei e senti è sufficiente per salvare chi amavi già con tutta te stessa.
Scopro che non posso compensare una perdita con altre fortune ricevute precedentemente, perché ogni progetto è un progetto unico e apporta un senso nella vita che non può essere sostituito con nessun sollievo.
E per questo , proprio per questo, ci sarà bisogno di molto tempo e di un rispettoso silenzio. Non per cancellare, ma per lasciare che questo pezzo di vita reciso e questo dolore, trovi il giusto posto nel nostro cuore e si posi, e riposi, senza l’ossessione dei milioni di perché che per ora ci inseguono pur sapendo che non otterranno mai la risposta che il nostro cuore meriterebbe.

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