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Covid e influenza: sintomi, differenze e come distinguerli

Covid e influenza, quando arriva il picco, si possono contrarre contemporaneamente e sintomi per distinguere i virus: febbre di esordio e tipi di tosse.

di Federica Federico

28 Novembre 2022

Covid e influenza

La vita sociale si è pressoché normalizzata: la maggior parte dei luoghi accessibili al pubblico è aperta a tutti senza ingressi contingentati e senza obbligo di utilizzo della mascherina; a scuola, a teatro, nei circoli ricreativi, in ludoteca e durante le festicciole dei bambini non esistono più precauzioni quali il distanziamento; si sono drasticamente ridotte le norme precauzionali di isolamento nei casi di infezione, tutte questo ci espone al rischio di un mix di penetrazione e contagi di Covid e influenza.

 

L’Istituto superiore di sanità ha già constatato l’intensificarsi dei contagi influenzali soprattutto tra i più piccoli. Un’incidenza di infezioni alta quanto quella di queste settimane non si registrava dal novembre del 2009, ovvero da tempi lontani dall’arrivo della pandemia. 

 

Covi d e influenza, contagi in aumento 

Il picco di diffusione di queste due patologie virali è previsto tra  Dicembre e Gennaio, ma i contagi influenzali stanno avanzando a grandi passi già da un paio di settimane e i bambini sono tra i soggetti più colpiti complici due fattori: la promiscuità con cui vivono a scuola e nelle relazioni tra coetanei e il mancato allenamento del corpo con i virus.

 

Negli ultimi due anni, infatti, le mascherine e il distanziamento ci hanno protetto non solo dal Covid ma anche dai contagi virali stagionali, ciò ha determinato un mancato allenamento del nostro sistema immunitario, i bambini ne risentono di più avendo un corredo immunologico complessivamente immaturo. 

 

I contagi Covid, per parte loro, sono in salita. Considerato il pericolo di un mix di Covid e influenza, è bene riferirsi alle statistiche note: comunemente “i cicli di salita del Covid sono durati 50 giorni, quello in corso è iniziato il 10 novembre quindi il plateau potrebbe arrivare proprio nel periodo delle festività”, lo chiarisce a Repubblica il Dottor Carlo La Vecchia, epidemiologo dell’Università di Milano.

 
Covid e influenza

Covid e influenza in circolazione contemporaneamente, ci sono rischi?

Qualche voce autorevole aveva già ipotizzato il tempo della concomitanza tra i due virus avanzando anche l’idea che potesse innescarsi un cosiddetto effetto antagonistico per cui un’infezione combinata potrebbe soggettivamente determinare la prevalenza di una malattia sull’altra: di fatto una delle due patologie prevarrebbe sull’altra inducendo quest’ultima a “soccombere” con una manifestazione lieve. 

 

Devono certamente fare attenzione i fragili; quel che è certo è che contrarre più volte il Covi o contrarre Covid e influenza insieme oppure contrarli a breve distanza l’uno dall’altro è fisicamente stressante e debilitante. 

 

Covid e influenza, come distinguere i sintomi

Covid e influenza sono due affezioni virali molto contagiose che  si manifestano con sintomi a carico delle vie respiratorie, nonché con febbre, cefalea, spossatezza, qualche volta con disturbi gastrointestinali. In caso di Covid la spossatezza e la stanchezza possono perdurare oltre la guarigione, ovvero dopo la negativizzazione.

 

In linea generale, la sintomatologia può essere confondibile tra covid-19 e malesseri stagionali. Il test resta la sola risposta certa per constatare una infezione da Covid. 

 

In merito ai sintomi distinguibili di Covid e influenza, Repubblica ha recentemente raccolto il parere di Massimo Andreoni,  direttore scientifico della Società di Malattie infettive e primario a Tor Vergata, che ha dichiarato: “La forma di Covid più recente, provocata dalle sottovarianti di Omicron, colpisce di più le alte vie respiratorie. L’influenza invece può scendere più in basso. Queste però sono riflessioni epidemiologiche su larga scala, di fronte al singolo caso è difficile stabilire se si tratti di influenza o di Covid”.

 

Singolo sintomo o più sintomi contemporaneamente

Lo stesso medico ci fornisce un elemento di distinzione importante chiarendo che sintomi che si presentano singolarmente sono presumibilmente riferibili a malanni di stagione. Naso che cola, qualche linea di febbre, qualche episodio di dissenteria o vomito, per esempio, se isolati non dovrebbero individuare un sospetto Covid. 

 

Diversamente la combinazione di più sintomi potrebbe ricondursi a un’infezione da Covid e per scongiurarne il sospetto la risposta va cercata nel test. 

Il messaggio da trasmettere alle mamme è, dunque, chiaro: se il naso che cola, il naso chiuso, la tosse, la febbre e i disturbi intestinali si combinano tra loro è sempre bene fare un test per allontanare il sospetto di un’infezione da Covid-19.

 

In modo particolare in presenza di febbre superiore a 37,5 che si accompagni ad altri sintomi tipicamente descritti come sintomi di Covid e influenza (emicrania, dolori articolari, spossatezza, mal di gola, tosse, muco o sintomi gastrointestinali come nausea e vomito e-o diarrea) la migliore precauzione da prendere è effettuare un tampone.

 

Il tampone è ancora importante

L’importanza del tampone per distinguere influenza e Covid è ancora determinante poiché l’approccio alla cura resta diverso. Anche questo va detto alle mamme e ai papà. Inoltre eseguire un tampone per constatare la presenza dell’infezione da Covid-19 resta un presidio sociale non essendo mai secondaria la necessità d tenere il quadro epidemiologico e di contagiosità del virus da Covid sotto un attento monitoraggio.

 

Sintomi influenza e covid, differenze osservabili e cosa riportare al medico

Restano sintomi peculiari dell’infezione da Covid-19 la perdita d’olfatto e la perdita del gusto. È ovvio che i bambini molto piccoli possono non essere in grado di verbalizzare questa sintomatologia, potrebbero reagire all’insensibilità ai gusti con una inappetenza ancora più manifesta, ma quest’ultima resta, di per sé, un sintomo comune all’influenza.

Influenza bambini 2022-2023: sintomi, cura e prevenzione 
 

L’infezione da Covid tende ad esordire con la febbre superiore a 37,5, mentre l’influenza può avere un esordio senza innalzamento della temperatura. La febbre da Covid mediamente dura 24-72 ore e può resistere agli antifebbrili, ovvero non si abbassa malgrado la somministrazione di paracetamolo o ibuprofene che non vanno mixati tra loro.

 

Resta una certa distinguibilità della tosse da Covid, purché influenza e Covid non si presentino contemporaneamente a complicare la sintomatologia che può esprimere la sovrapposizione tra le due diverse infezioni: quella da Covid-19 resta una tosse secca e stizzosa; ovviamente quando presente, perché non rappresenta più un sintomo stabile. Talvolta l’infezione da covid-19 può determinare anche difficoltà respiratorie con caratteristico respiro corto, cosiddetta dispnea



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