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Astinenza: cosa succede se si fa poco l’amore

Astinenza, conseguenze su salute mentale e fisica: innalza stress e conflittualità; abbassa le difese immunitarie; provoca secchezza vaginale

di Federica Federico

03 Aprile 2024

Astinenza: cosa succede se si fa poco l'amore
Astinenza: cosa succede se si fa poco l’amore

Per essere felici abbiamo bisogno di sentirci appagati. L’appagamento, inteso come sensazione complessiva di soddisfazione personale, si costruisce attraverso tanti piani differenti: il lavoro, l’amicizia, gli hobbies, l’amore e anche l’intimità di coppia. Astinenza può essere sinonimo di insoddisfazione; in modo particolare, non realizzare il bisogno di intimità col partner può causare frustrazioni e nel lungo termine determinare persino malesseri (anche fisici).

 

L’inattività sessuale ha effetti sul corpo e sulla mente. Più nello specifico, in caso di coppia in astinenza la mancanza di intimità non potrà non avere ricadute negative sulla famiglia e sulle relazioni al suo interno.

 

Cosa succede se una coppia stabile smette di fare l’amore

A prescindere dal percorso di distacco che può condurre una coppia a perdere l’intimità, percorso che generalmente si muove lungo un filo sottile che conduce la rabbia a divenire rancore, qualche volta disprezzo e infine lontananza, l’assenza di rapporti intimi:

  • Innalza i livelli di stress;
  • Aumenta la conflittualità;
  • Abbassa le difese immunitarie;
  • Aumenta il rischio di malattie cardiocircolatorie;
  • Espone le donne a secchezza vaginale;
  • Peggiora il sonno.
 

Smettere di fare l’amore accorcia la vita 

In contrapposizione all’affermazione che fare spesso l’amore allunga la vita, possiamo sostenere che una prolungata astinenza, invece, priva l’essere umano della sua buona salute, quantomeno dei benefici del buon sesso. Se ne parla da quasi un trentennio, già nel 1997 una ricerca scientifica pubblicata su bmj.com dimostrava la diretta relazione tra buona salute maschile e frequenza dei rapporti intimi. 

 

Rispetto a un campione di 1.000 uomini di età compresa tra i 45 e 59 anni, monitorati per 10 anni della loro vita, i ricercatori hanno constatato un rischio morte del 50%  più basso negli uomini che avevano frequenti rapporti intimi rispetto agli altri con un’attività sessuale irregolare. Senza considerare che l’intimità tiene il corpo allenato e fa bene al cuore e al sistema cardiocircolatorio.

 
Astinenza: cosa succede se si fa poco l'amore - Immagine realizzata con Canva
Astinenza: cosa succede se si fa poco l’amore – Immagine realizzata con Canva

Amore e astinenza, biochimica

La bio-chimica dell’amore e quella della lunga astinenza si collocano ai due poli opposti del cuore  

L’intimità permette al corpo di secernere endorfine, il cosiddetto ormone del benessere, come anche ossitocina, ormone della felicità. Bio-chimicamente il rapporto fisico con il partner ci mette in condizione di apprezzare la vita e di scoprire che il nostro stesso corpo è uno strumento di felicità. Questo ha un effetto benefico sull’autostima

 

Riguardo a periodi più o meno lunghi di astinenza, l’altra faccia della medaglia è quella dei bisogni insoddisfatti:

  • senza l’incontro fisico i partner si sentono soli, trascurati;
  • il cervello alla ricerca di endorfine e ossitocina manda messaggi distorti che lasciano percepire l’altro come ostile (il compagno o la compagna diventa colui che non ci cerca, che non ci vuole, che non ci ama).

Questo abbassa il livello di soddisfazione complessiva, innalza quello di stress e scava distanze tra i partner.

 

Astinenza e stress da poco amore

Alti livelli di stress e di insoddisfazione abbassano anche la soglia del dolore, disturbano il buon sonno e danneggiano le potenzialità cerebrali.

In relazione all’influenza sul funzionamento cerebrale, sostenuti livelli di stress e ansia abbassano le prestazioni quotidiane in particolare determinando un calo delle soglie attentive e di tolleranza.

Questo determina conseguenze negative anche sul lavoro, mette a rischio il buon vivere personale, sociale e di coppia.

 

Una ricerca scientifica pubblicata nel 2010 sul National Library of Medicine ha dimostrato che l’esperienza sessuale appagante permette una neuro-rigenerazione aumentando il numero di nuovi neuroni nell’ippocampo.  È curioso che questo effetto positivo della stimolazione sessuale si azzera se l’esperienza diventa routinaria e ripetitiva, si stima che la frequenza ottimale di rapporti intimi a settimana sia di due o tre.

 
L'intimità che fa stare bene la coppia - Immagine realizzata con Canva
L’intimità che fa stare bene la coppia – Immagine realizzata con Canva

2 o 3 rapporti sessuali a settimana ci fanno stare bene

Una simile frequenza innalza anche le difese immunitarie, lo dice la scienza. Una buona e frequente intimità sostiene i livelli di immunoglobulina A (Ig A), questo il risultato dello studio condotto in merito all’innalzamento delle difese immunitarie in ragione di una buona e frequente attività sessuale.

 

Detto studio è stato condotto dall’Università della  Pennsylvania a firma del Professor Carl J. Charnetski su una popolazione di  112 studenti universitari a cui sono stati prelevati campioni di saliva. Gli esami diagnostici hanno dimostrato che i livelli di immunoglobulina salivare A (IgA) risultano significativamente più alti in quella parte del campione sessualmente soddisfatta.

 

In conclusione, lasciarsi andare a una vita sessuale non appagante mette a rischio la buona salute fisica e mentale. Senza considerare che l’astinenza mina l’armonia tra partner all’interno della coppia aumentando le distanze e i conflitti.  



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