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Gravidanza: R come

di Mamma Licia

23 Agosto 2010

Ragadi al seno: Piccole e dolorose lacerazioni nella zona intorno al capezzolo, che si verificano durante l’allattamento, spesso a causa di una cattiva igiene o di una mancata idratazione della pelle sottoposta a stress durante la suzione. A volte sono anche dovute ad un’errata posizione della bocca del neonato durante l’allattamento, che non afferra tutta l’areola ma solo il capezzolo. Inoltre queste lacerazioni costituiscono un possibile varco per i microbi e quindi facilitano un’eventuale mastite.
Raschiamento: Intervento chirurgico atto ad asportare il materiale necrotico (morto) nella cavità nella quale tale materiale era contenuto o nel tessuto al quale aderiva. Generalmente quest’intervento viene praticato in ostetricia per “pulire” l’utero dopo un aborto, o per eliminare i resti della placenta non espulsa durante il secondamento. Il raschiamento viene utilizzato anche per prelevare tessuto da esaminare al microscopio, cioè per eseguire una biopsia.
Riflessi del neonato: Riflessi, detti anche arcaici, presenti in tutti i neonati sani e nati a termine. Scompaiono con il passare dei mesi, con la graduale maturazione del sistema nervoso e con l’acquisizione di più specifiche competenze da parte del bambino. L’assenza di tali riflessi o il loro persistere nella crescita del bambino, necessitano approfondimenti di tipo medico. I principali riflessi neonatali sono:

Riflesso di prensione: chiusura delle dita delle mani o dei piedi, sottoposte a strofinamento.

Riflesso di suzione e di orientamento: apertura della bocca e rotazione della testa in seguito allo stimolo proposto toccandogli la guancia vicino agli angoli della bocca stessa.

Riflesso di deambulazione: sostenendo in posizione eretta il bambino e ponendo i suoi piedi su una superficie solida, il piccolo alza una gamba, come se volesse camminare.

Riflesso di Moro: improvvisa apertura delle braccia ed allungamento delle gambe, che si verifica quando, dopo aver sollevato da disteso il bambino per le braccia, lo si lascia improvvisamente.

Rooming-in: Modalità che permette alla neo mamma di tenere con sé il bebè sin dall’uscita della sala parto e per tutta la durata della degenza. Il bimbo, infatti, viene posto nella stessa stanza della madre che potrà accudirlo da subito e allattarlo ogni volta che il piccolo lo richieda. Sono molti i vantaggi del rooming-in, che viene proposto solitamente in strutture dotate di camere singole o doppie e con una provata esperienza nella metodica: il rapporto tra madre e figlio si instaura subito e con la collaborazione del personale la neo mamma, soprattutto se primipara, ha la possibilità di imparare la maniera più corretta per accudire il bambino, diminuendo così i problemi che si presentano in genere al rientro a casa; da subito, il bambino acquisisce i ritmi per il suo nutrimento ed inizia ad entrare in relazione con la madre.
Rosolia: Malattia infettiva contagiosa d’origine virale, che si manifesta con macchie di color rosa, febbre e un certo ingrossamento delle ghiandole del collo. Il suo contagio in gravidanza può esser pericoloso per il feto, ed ecco perché occorre scoprire se si è immunizzate effettuando il Rubeo-Test.
Rottura delle acque: La cosiddetta rottura delle acque altro non è che la rottura delle membrane che avvolgono il feto e il suo liquido amniotico. Contrariamente a quanto si pensa, tale rottura non è quasi mai improvvisa e violenta, ma in genere è segnalata dalla perdita di gocce continue di liquido amniotico. Tale rottura avviene in prossimità del parto, e nel caso avvenga prima del tempo stabilito sarà necessario valutare la situazione per decidere se mantenere un atteggiamento di attesa o indurre il parto.
Rubeo-Test: Analisi del sangue per controllare se la gestante è immunizzata contro la rosolia. E’ un esame che va fatto subito dopo la diagnosi della gravidanza, in quanto se la rosolia colpisce la gestante, il virus in circolazione nel suo sangue può attraversare la barriera della placenta e provocare malformazioni anche molto gravi all’embrione. Se il risultato del test è positivo, significa che si è immunizzate e non occorre ripetere il test. Se al contrario è negativo, il test va ripetuto ogni mese durante la gravidanza, per accertare che in questo periodo non si venga infettate.



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