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Mamme e lavoro: bambino dai nonni per lavorare

di Dott.ssa Rita Moré

12 Gennaio 2011

Lasciare ad altri la cura dei propri figli quotidianamente per la necessità di lavorare è cosa sempre difficile. Tanto più è piccino il bimbo tanto maggiore è l’ansia del distacco che angoscia noi madri. Un enorme aiuto arriva sempre più spesso dai Nonni.

Per una mamma che lavora è normale e necessario che una parte della vita del piccolo si svolga separatamente dalla propria, ma il bambino come vive “l’assenza” della mamma?

Una mamma della nostra community chiede consiglio alla pedagogista:

<< Mio figlio, di poco più di 2 anni, non va al nido ma da mia suocera.

Quando lo vado a prendere è felicissimo di vedermi, ma quando è il momento di vestirlo x andare a casa è una tragedia! Non vuole venire via … mi dice “no io qua!”. Se provo a mettergli il giubbotto si butta x terra e si mette a piangere! Poi la cosa dura poco e quando siamo in macchina e a casa è tutto contento. Non riesco a capire …>>

Qui di seguito il parere della Dott.ssa Morè Rita:

Benché la mamma non indichi a partire da che età il bimbo è stato affidato alle cure della nonna, è chiaro che la permanenza presso di lei ha reso un legame affettivo già importante per il bambino ancora più stretto. I nonni in generale sono già delle figure di attaccamento per i bambini. In questo caso la nonna lo è ancor di più perché il bambino trascorre in sua compagnia molte ore, ricevendo cure, amore e all’occorrenza una compagnia nei suoi giochi.

Personalmente non vedrei come un problema la volontà del bambino di restare ancora con la nonna. Questo suo comportamento, infatti, traduce il suo star bene con lei e perciò la volontà di ripetere azioni che gli procurano piacere. Sarebbe stato certamente preoccupante un atteggiamento contrario. Poi, come è naturale, la resistenza del bambino dura poco. Il bambino vuole anche tornare a casa e stare con i suoi genitori.

Ma allora che fare per evitare il ripetersi delle “storie“? La mamma può provare a trattenersi un po’ di più quando va a riprendere il bambino cercando così di non spezzare o interrompere quello che nonna e nipotino stavano facendo ma inserendovisi. Addirittura, preventivamente in accordo con la nonna, la mamma può, durante questa permanenza, mettere su un gioco di ruoli , fare anche lei la bambina e lasciarsi un po’ coccolare dalla nonna come accade per il suo bambino. Giocando poi sulla complicità tra bimbi, proporre qualche diverso gioco o attività che possa svolgersi in casa propria e anche con il papà. Altra soluzione (sempre se praticabile per circostanze) potrebbe prospettarsi con il coinvolgimento della nonna. Al momento del rientro a casa del bambino potrebbe esserci per un po’ anche lei. In tal modo il bimbo non lo avvertirebbe come distacco.

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