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Albania dopo il terremoto: storie di sopravvissuti

di Federica Federico

05 Dicembre 2019

51 le vittime del terremoto in Albani, tra loro 6 bambini. Dopo le lacrime e i funerali, le bare bianche e le urla di dolore resta la disperazione invisibile di molti, ma quel che è peggio è che l’attenzione dell’opinione pubblica internazionale rischia di calare. Al momento il maggior pericolo per l’Albania è la solitudine.

 

Albania dopo il terremoto, sopravvissuti

Albania dopo il terremoto, sopravvissuti
Fonte immagine kidstime.al

 

L’ Albania dopo il terremoto è una terra martoriata da ferite intime, lutti profondi e difficoltà logistiche determinate dagli ingenti danni inferti dalle scosse.

 

In un villaggio agricolo c’è una bambina di 8 anni che dorme su un carretto, i suoi genitori sono entrambi disabili con patologie mentali, assistiti dalla comunità crescevano la piccola in una modesta casa rurale; adesso l’abitazione non agibile, le crepe che il terremoto ha lasciato nei muri sono visibili e non lasciano spazio a dubbi. Questa è una delle tante famiglie che dall’ Albania dopo il terremoto urla aiuto.

 

Il sindaco chiede una tenda per sistemare provvisoriamente questa famiglia, affinché, in attesa di un alloggio migliore, la bimba non resti al freddo ogni notte.

 

Albania dopo il terremoto, sopravvissuti

Albania dopo il terremoto, sopravvissuti
Fonte immagine kidstime.al

 

Le lacrime di Klotilda Greku stanno facendo il giro del mondo mentre nasconde il dolore quando prende tra le braccia sua figlia: questa donna ha perso il marito a cui era legata dai tempi della scuola e con cui ha avuto la sua creatura, adesso orfana di padre.

Sajmir, questo il nome dell’uomo, è morto insieme ai suoli genitori e sua figlia ancora non sa di aver perduto il papà e i nonni nella stessa tragedia. La bimba è solo una delle orfane dell’ Albania dopo il terremoto.

 

Albania dopo il terremoto, sopravvissuti

Albania dopo il terremoto, sopravvissuti
Fonte immagine www.llapi.

 

Albania dopo il terremoto: il dolore di chi deve dire addio ad altri, di chi non ha più nulla e di chi è sopravvissuto con la morte nel cuore.

 

 

Angjela Qyka si è lanciata dalla finestra della sua abitazione mentre il terremoto stava letteralmente mangiando il palazzo che a poco a poco franava sul suo capo e dinnanzi ai suoi occhi.

 

Oggi ha il corpo dilaniato e ferito e non ha più una casa, le scosse le hanno mangiato i ricordi, le cose più care, hanno minato l’integrità della sua famiglia e l’hanno spinta nel dolore.

 

Donne e bambini come loro devono ricordarci che c’è una Albania Dopo il terremoto che merita la stessa attenzione di quella data alla ricerca dei superstiti perché anche adesso ne va di vite umane.



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