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Festa della Donna: spiegare il significato ai bambini

Festa della donna: spiegare il significato ai bambini attraverso cultura, storia e natura. Le 5 è dell'essere donna e il rispetto come valore.

di Federica Federico

06 Marzo 2024

Festa della Donna: spiegare il significato ai bambini - Fonte immagine 123RF.com con licenza d’uso (foto realizzata con strumenti di generazione AI)

Mamma tu sei donna, io sono donna, domani è la nostra festa!” Queste parole le pronunciò mia figlia la sera del 7 marzo di molti anni fa prima di addormentarsi un po’ più felice pensando alla festa della donna come ad un giorno speciale. È da allora che mi sono convinta dell’importanza di spiegare il significato della festa della donna ai bambini, femmine e maschi.

 

Nel 1977 l’UNESCO ha proclamato l’8 marzo come Giornata Internazionale della Donna

 

Festa della Donna: spiegare il significato ai bambini contro le discriminazioni di genere

Tanto per incominciare la definizione dell’8 marzo come festa della donna è un’esemplificazione, con più precisione storico-sociale si dovrebbe parlare di giornata internazionale delle donne.

Per i bambini piccoli (in età prescolare e fino ai 9-10 anni) il lavoretto realizzato a scuola, come di consuetudine, rappresenta già il simbolo di una festa. Tuttavia il rischio è che ne diventi il suo minimo resoconto, mentre la giornata internazionale delle donne ha delle origini storiche e una pluralità di significati molto importanti.

 

L’ispirazione della Festa della Donna e il caso della fabbrica tessile di New York

La Giornata Internazionale della Donna (Internation women’s day) è spesso associata alla narrazione di un presunto incidente in una fabbrica di camice newyorchese: la narrativa diffusamente tramandata vuole che l’8 marzo del 1908 centinaia di operaie siano decedute in un incendio divampato alla Cotton, a New York. Secondo il racconto, riportato da molti come reale, a dare fuoco all’azienda sarebbe stato il suo stesso proprietario, tale Mr. Johnson, animato da ira e desiderio di vendetta contro le dipendenti, tutte ree di alimentare proteste e scioperi.

 

L’incendio dell’8 marzo 1908 alla Cotton di New York, il racconto in breve e il falso storico

Secondo il racconto dell’incendio alla Cotton, le rimostranze delle donne operaie si protraevano da diversi giorni al fine di ottenere condizioni di lavoro più umane e dignitose. L’8 marzo di quel 1908 accade qualche cosa di terribile: il proprietario dell’industria fece sigillare le porte della fabbrica “imprigionando” le manifestanti all’interno. Negli stessi locali dove le donne erano rimaste bloccate scoppiò un incendio, che si stabilì poi di natura dolosa. Questa narrazione restituisce il terrore delle fiamme che uccisero 129 donne scioperanti.

 

La festa della donna spiegata ai bambini è stata sintetizzata in questo racconto per anni. Il problema, però, sta nell’assenza di documenti e fonti che ne attestino la veridicità e diano conferma all’avvenimento. È per questo che più recentemente l’incendio della Cotton, inteso come origine e spiegazione della Festa della Donna, è stato messo in discussione. Probabilmente è un falso storico, ma è altrettanto probabile che la giornata internazionale delle donne richiami un altro disastroso incendio.

 

L’incendio del 25 marzo 1911 alla Triangle Shirtwaist Company

Il 25 marzo 1911 nell’area industriale di Manhattan, distretto di New York, scoppiò un gravissimo incendio in cui persero la vita 146 lavoratori, in maggioranza giovanissime donne. Più precisamente, l’incendio dello stabilimento Triangle Shirtwaist Company portò alla morte di 23 uomini e di 123 giovani operaie, tutte immigrate. La vicenda conserva un suo peso storico e, ancora oggi, non può essere dimenticata poiché resta il disastro industriale con il più alto numero di vittime nella storia degli Stati Uniti.

 

Perché prendiamo spunto da un disastro sul lavoro per spiegare la Festa della Donna ai bambini?

Nell’uno e nell’altro caso (il falso storico della Cotton e il disastro della Triangle Shirtwaist Company ) sono coinvolte delle donne lavoratrici; nell’uno e nell’altro caso la “commemorazione” evoca la centralità del tema lavoro sicuro, dignitoso e protetto. Peraltro è bene che i bambini sappiano che l’eccesso delle donne al lavoro è stato non scontato, difficile, faticoso, disseminato di ostacoli e discriminazioni.

 

Si potrebbe obiettare che il ricordo di queste giornate ha a che fare prevalentemente con il dibattito sui diritti delle lavoratori. Tuttavia è innegabile che accendano i riflettori su una delle battaglie combattute dalle donne: la dignità del lavoro, l’accessibilità a tutti i mestieri, l’equità salariale.

È un bene portare questi temi all’attenzione dei bambini tra gli 8 e i 10 anni (in poi) affinché comprendano che l’accesso al lavoro delle donne non è stato sempre scontato come oggi, esattamente come non lo è stato l’accesso allo studio.

 

Ogni mamma lavoratrice (come ogni papà) deve armonizzare ruoli sociali diversi e l’abuso, anche in ambito lavorativo, delle donne è una battaglia da combattere ancora oggi. La dignità lavorativa delle donne avvantaggia il sistema famiglia e accresce tutto il sistema sociale.

 

Come spiegare la realtà dell’essere donna

Come possiamo spiegare alle nostre bimbe la realtà dell’essere donna, il percorso dell’essere femmina e la necessità di ottenere una parità in punto di diritti ed opportunità con gli uomini?

Per parte mia, mi sforzo di parlare a mia figlia di ideali nella speranza di lasciarle la memoria di principi solidi. Ovviamente i miei discorsi restano sempre confortati dall’esempio e mi sforzo di usare un linguaggio comprensibile. Quando parliamo ai bambini dobbiamo avere cura che ci comprendano modulando le parole sulla base della loro età e sensibilità.

 

Le 5 è della donna

Ai nostri figli, maschi e femmine, possiamo raccontare le 5 è della donna, cinque espressioni dell’essere femminile da amare e rispettare.

 

La donna è:

  1. natura;
  2. intelligenza e autonomia;
  3. forza e passione;
  4. bellezza ed equilibrio;
  5. memoria, cultura e speranza.
 

Festa della Donna spiegata ai bambini attraverso il paragone con la natura

La donna è natura: noi donne siamo come le mimose, ovvero siamo belle e fragili, brilliamo del colore del sole, siamo folte, profumate, stagliate verso il cielo ma con lo sguardo volto alla terra, siamo figlie della natura. Il paragone con questo fiore simbolo richiama l’energia della terra, la capacità rigenerativa e la resilienza. Sarebbe bene ricordare ai bambini che non è necessario strappare i fiori dalla pianta madre e che intorno alle “feste commercializzate” si muove spesso un business feroce. Perciò più che strappare rami dagli alberi possiamo colorare le nostre mimose.

 

Spiegare la Festa della Donna ai bambini attraverso il disegno

Qui di seguito VitadaMamma vi offre una gallery di disegni di mimose scarica e colora:

 

L’importanza di indipendenza e autonomia per il genere femminile

La donna è intelligenza e autonomia: la donna può diventare moglie e madre ma prima di tutto è e resterà sempre persona. Ella è un’individualità con un progetto di vita in cui l’amore e la speranza nel futuro si realizzano anche nel dare la vita o nel dedicarsi alla famiglia con prevalenza. Disconoscerne l’autonomia significa intrappolarla.

 

Al di là dell’importanza di spiegare la festa della donna ai bambini, resta estremamente importante l’esempio che noi mamme rappresentiamo. Perciò, cara mamma, nel diventare mamma non dimenticare mai te stessa, il tuo spazio di individualità nel mondo, i tuoi progetti personali e le tue ambizioni. Avere e tutelare il proprio spazio non è egoistico, è vitale!

 
Festa della Donna spiegare il significato ai bambini Fonte immagine 123RF.com con licenza d’uso (foto realizzata con strumenti di generazione AI)
Com’è cambiata la donna nel tempo – Fonte immagine 123RF.com con licenza d’uso (foto realizzata con strumenti di generazione AI)

Spiegare la Festa della Donna ai bambini attraverso la trasformazione e la rivoluzione femminile

 La donna è anche forza e passione: storicamente la donna è stata oggetto di una narrazione deviata che l’ha voluta descrivere e presentare come fragile, pura, bisognosa di protezione. A questa immagine femminile è stato contrapposto un ritratto dell’uomo virile e imponente. Si è costruita, così, una dicotomia che le donne (soprattutto a partire dal 900) hanno deciso di forzare affermando sicurezza e indipendenza senza rinunciare alla femminilità.  

 

Donna bellezza ed equilibrio: il mondo maschile forte della prevalenza storica di una cultura maschio centrica ha spesso strumentalizzato la bellezza femminile fino a mortificarla come se fosse la sola dote di una donna, l’unico accesso al bello, al lusso, al potere.

 

Le rivoluzioni femministe hanno permesso una importante emancipazione del genere femminile dal giogo della bellezza e della fisicità. Tuttavia lo storico delle rappresentazioni femminili continua a pesare e impone alle donne di prestare sempre attenzione al giusto equilibrio tra bellezza, femminilità, maternità e ruolo sociale e produttivo.

 

Cura il tuo aspetto, non trascurarlo mai, truccati, sii bella, culla tuo figlio concedigli la tua gioia ma al contempo costruisci il tuo posto nel mondo. Qualcuno scriveva che la bellezza salverà il mondo, tuttavia non usare mai il tuo corpo come un’arma e men che meno come una merce! Ricorda che il tuo cuore batte dentro il tuo corpo e cuore e corpo possono ferirsi o aiutarsi a vicenda. Scegli di rispettateli entrambi, anima e carne, scegli l’equilibrio e l’armonia.

Questo quello che personalmente mi sforzo di insegnare a mia figlia ogni giorno
 

Spiegare la Festa della Donna ai bambini attraverso la cultura femminile

La donna è allo stesso tempo memoria, cultura e speranza perché si pone su un continuum nella linea della sua storia. Sulla donna pesa una memoria antica di quello che sono state le sue progenitrici: solo mogli e solo mamme asservite al padre, al marito, ai figli, tagliate fuori dalla vita produttiva, private del voto e della parola. Ma la donna è anche speranza per tutte le battaglie che ha saputo compiere ed è futuro in ragione di quelle che compirà.

Ecco come spiegarlo alle bambine dagli 8-10 anni in poi:

ricordati sempre che in ogni donna è rimasta l’ombra del fumo di quegli incendi nelle fabbriche americane. È l’ombra del passato, di quel passato in cui le donne erano solo mamme e mogli, di quel passato da cui ci ha liberate la cultura, lo studio e il sapere… perciò non rinunciare mai alla tua conoscenza.

 

Laddove queste parole vogliono essere anche uno stimolo allo studio e alla conoscenza.

 
Festa della Donna: spiegare il significato ai bambini - Fonte immagine 123RF.com con licenza d’uso (foto realizzata con strumenti di generazione AI)
Essere donna, spiegare ai bambini la bellezza del genere femminile – Fonte immagine 123RF.com con licenza d’uso (foto realizzata con strumenti di generazione AI)

La Festa della Donna come spunto di riflessione sulla parità di genere

La festa della donna è l’occasione commemorativa per ricordare che il genere femminile ha vissuto profonde e dolorose discriminazioni e che è potuto emergere da una ghettizzazione di genere solo pagando col sacrificio, con le lotte, resistendo al peso della mortificazione e grazie alla tenacia.

 

Se oggi possiamo vantare il diritto alla disponibilità del corpo, se la violenza domestica è finalmente riconosciuta come tale, se il ruolo produttivo delle donne ha trovato spazio e riconoscimento è merito di una viva attenzione alla parità di genere.

 

Il vero senso della Festa della Donna

Questa giornata non nasce, dunque, per accettare mimose dagli uomini ma per ricordare ai maschi che possono rifare il letto al mattino, passare lo straccio o lavare i piatti esattamente come le donne lavorano e contribuiscono all’economia familiare.

 

Quando incontrerai un uomo guarda infondo ai suoi occhi e cerca le aspirazioni del cuore, quello che avrà nell’animo conterà più di ogni bene materiale. Con lui scambia l’affetto col rispetto perché solo un uomo che rispetta una donna è capace di vero amore.

Questo è quanto ripeto spesso a mia figlia.
 

Insomma fate di questo giorno un’occasione di riflessione da cui la donna esca non come vittima e nemmeno come eroina, in cui non raccolga mimose o regali, ma appaia nel suo percorso come persona meritevole di rispetto per il proprio lavoro e impegno alla stessa stregua dell’uomo chiamato a dividere con lei il lavoro familiare.

 

Articolo aggiornato al 6 marzo 2024, articolo originale 8 marzo 2015



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