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Come Spiegare il Carnevale ai Bambini (dai 18 Mesi ai 6 Anni)

Come spiegare il Carnevale ai bambini: storia, maschere, attività, ma anche le regole del rispetto per gli altri e del divertimento sicuro.

di Federica Federico

05 Febbraio 2024

Come spiegare il Carnevale ai bambini

Fino ai 4 o 5 anni di vita il confine tra fantastico e reale è ancora sconosciuto al bambino; nella sua mente la fantasia pervade il mondo reale e, ai suoi occhi come nei suo pensieri, quello che immagina non può che essere vero. Il Carnevale è quella festa che realizza questa convinzione, quasi la attesta: la fantasia prende forma, veste le persone, si manifesta tra la gente rompendo ogni convenzione sociale e permettendo a chiunque di indossare “panni fantastici”. In questo senso spiegare il Carnevale ai bambini diventa estremamente facile perché a Carnevale puoi essere chiunque tu voglia!

 

Spiegare il Carnevale ai bambini che hanno paura delle maschere

La libertà di espressione che il Carnevale concede, soprattutto agli adulti, talvolta comporta dei “rischi” per i bambini più piccoli: non è inusuale che qualche bimbo manifesti paura dinnanzi a taluni travestimenti (lo stesso può accadere anche ad Halloween).

 

I bambini più piccoli sono i più vulnerabili, dai 18 fino e i 36 mesi, complice la grande pervasione del fantastico nella vita quotidiana dei bambini, questo genere di timori possono ricorrere con frequenza.Il mascheramento è sconosciuto ai bimbi che, mancando di un pensiero logico maturo, non hanno la capacità mentale di intuire il volto celato dietro la maschera.

 

In altre parole la paura può essere l’espressione più semplice e immediata del “terrore del mostro” dinnanzi al quale i piccoli credono di trovarsi realmente.

 

Cosa fare se il bambino ha paura delle maschere di Carnevale

Forzare il bambino a fare qualsiasi cosa contro la sua volontà non è mai una buana scelta educativa e ciò vale anche a Carnevale, perciò mai forzarlo a mascherarsi, a tirare coriandoli, a sfilare per strada sorridendo nel suo vestito bellissimo, eccetera.

 

Se già conoscete la pura del vostro bambino, prendete le giuste distanze dalle fonti di turbamento, potreste, per esempio, permettere al piccolo di osservare una sfilata da lontano. 

Successivamente, solo quando il bimbo avrà acquisito fiducia e pian piano, potrete tentare degli approcci e lasciarlo avvicinare alle maschere più buffe, pacifiche o a quelle di cui non ha nessuna paura o che  adora in un altro contesto (come libri o cartonati animati). 

 

Dinnanzi allo spavento improvviso del bambino, invece, chiedete a chi indossa la maschera di mostrare il viso, ove possibile. La scoperta di un volto dietro l’immagine spaventosa può lenire la paura, abbassare l’ansia e aiutare il bimbo a recuperare la calma.

 

Travestirsi a casa per “giocare al Carnevale”, un modo per non avere paura delle maschere

Per allontanare la paura dei travestimenti, è consigliabile anche travestirsi in casa tutti insieme. Via libera anche alle maschere fai da te. Travestirsi per gioco è sempre divertente e aiuta i piccoli a capire che sotto la maschera c’è solo un’altra persona e che il mascheramento non nasconde insidie né pericoli, resta solo un gioco.

 

Cosa fare se il bambino non vuole mascherarsi?

Mai forzare un bambino che non vuole vestirsi da Carnevale! Resta sempre auspicabile il pieno rispetto delle emozioni, dei bisogni e delle richieste dei bambini: se tuo figlio non vuole mascherarsi non è detto che debba farlo per forza, per adeguarsi o seguire la massa o la tradizione, ancor meno è detto che debba farlo per assecondare i desideri di noi adulti.

 

Attenzione anche alla divulgazione delle immagini dei minori vestiti da Carnevale, per quanto in costume i bambini restano soggetti da tutelare in punto di immagine e privacy, pertanto prestate attenzione alle richieste di estranei di fotografare i vostri figli vestiti da Carnevale e voi stessi valutate sempre con coerenza l’immissione in rete delle immagini dei bambini.

 

Il travestimento o maschera deve far parte del gioco, attiene allo sviluppo della fantasia, alla gioia che viene dalla sovversione delle regole e non deve mai trasformarsi in un trauma.

 

Spiegare il Carnevale ai bambini piccoli attraverso le maschere

Le maschere di Carnevale sono uno strumento validissimo per spiegare questa ricorrenza ai bambini, ce ne sono di tradizionali e caratteristiche capaci di evocare la storia del nostro Paese e di tramandare le nostre tradizioni. 

 

Citiamo solo qualche esempio, anche mettendo a disposizione di voi mamme e papà pochi accenni storici per tramandare ai bimbi le tradizioni di Carnevale: 

 
Maschere di Carnevale da stampare e colorare: Arlecchino
Maschere di Carnevale da stampare e colorare: Arlecchino – Photo credit: Vitadamamma© di Angela Pinto.

Arlecchino (Origini territoriali: Bergamo) :

Arlecchino indossa un vestito è a rombi colorati e una mascherina nera sugli occhi. Il suo vestito multicolore ha fatto sì che il nome Arlecchino divenisse sinonimo di colorato, variopinto. Nella narrativa della tradizione, è un personaggio stravagante, furbo e scaltro, sebbene ignorante. È un servo con poca voglia di lavorare, rimproverato sempre dal padrone.

 

Raccontare Arlecchino ai bambini in età prescolare:

Per spiegare il Carnevale ai bambini attraverso le maschere e con riguardo al Arlecchino, ai più piccoli si può presentare con l’aiuto di una storiella già virale sul web

“C’era una volta un bambino molto povero che si chiamava Arlecchino e viveva con la sua mamma in una misera casetta. Arlecchino andava a scuola e, per Carnevale, la maestra organizzò una bella festa e propose a tutti i bambini della scuola di vestirsi in maschera. I bambini accolsero l’idea con molto entusiasmo: descrivevano i loro vestiti coloratissimi e bellissimi. Soltanto Arlecchino, solo, in disparte, non partecipava all’entusiasmo generale; zitto zitto, in un angolino, sapeva che la sua mamma era povera e non avrebbe mai potuto comprargli un costume per quell’occasione!

 

Ma agli altri bimbi dispiacque vedere Arlecchino tanto triste, così ciascuno di loro decise di portare alla mamma di Arlecchino un pezzetto di stoffa avanzata dai loro costumi colorati. La mamma lavorò tutta la notte, cucì fra loro tutti i pezzi diversi e ne fece un abito. Al mattino Arlecchino trovò un bellissimo abito di tanti colori diversi. Così, alla festa della scuola fu proprio lui la maschera più bella e più festeggiata… e tutto questo grazie all’aiuto che i suoi compagni gli avevano dato. Così, la leggenda ci racconta, nacque il costume di Arlecchino.”

 
Maschere di Carnevale da stampare e colorare: Pulcinella
Maschere di Carnevale da stampare e colorare: Pulcinella – Photo credit: Vitadamamma© di Angela Pinto.

Pulcinella (Maschera della tradizione napoletana):

Pulcinella è completamente vestito di bianco, indossa un camicione molto abbondante con pantaloni della stessa tinta, un cappello a cono e un cinturone nero sotto la grande pancia, quasi a sottolinearla. Sul naso importante e aquilino, veste una maschera nera a camuffare il viso.

 

Incarna la plebe napoletana di cui lui è l’uomo più semplice se non l’ultimo. Malgrado ciò e nonostante i tanti problemi della vita quotidiana, Pulcinella supera tutto, sopravvive a ogni inconveniente e resiste sempre con un sorriso. È furbo, ma viene spesso bastonato perché continua a combinare guai! Come fa il popolo napoletano quando comunica, Pulcinella gesticola molto e ha un modo di fare plateale. Proprio come è comune a molti nella sua terra, ama danzare, cantare, e mostrare a tutti la sua allegria.

 
Spiegare il Carnevale ai bambini attraverso le maschere della tradizione
Spiegare il Carnevale ai bambini attraverso le maschere della tradizione

Rugantino (Area geografica: Roma):

Rugantino impersona il popolo romano e rappresenta “er bullo de Trastevere”. L’arroganza ne è una caratteristica, tanto che il suo nome deriva da “ruganza” – arroganza in romanesco. “Me n’ha date, ma je n’ho dette!” è la sua frase più celebre. 

Spiegare il Carnevale ai bambini colorando e costruendo maschere

Per favvicinare il bimbo gradualmente al Carnevale, iniziate con le maschere. Clicca qui per stampare e colorare mascherine di carta

Maschere di Carnevale da stampare e colorare: pirata
 

Spiegare il Carnevale ai bambini un po’ più grandi (5-6 anni): la storia della festa

Ogni nome nasconde un significato, questo vale anche per i nomi delle ricorrenze e Carnevale non fa eccezione: il nome deriva latino “carmen levanum” o “carmen laxare”, egualmente traducibili in togliere la carne dalla dieta. 

Questa etimologia (cioè questa origine del nome) fa riferimento alla data del Carnevale: la festa , infatti, segue quella dell’Epifania e precede la Quaresima. Più precisamente la data del Carnevale, che è una data mobile, si calcola prendendo in considerazione la data della Pasqua e sottraendo ad essa sei settimane, le prime cinque precedenti alla Pasqua sono le settimane di Quaresima (complessivamente pari a 40 giorni).

 

La Quaresima richiama il concetto del togliere la carne insito nel nome Carnevale: infatti è tradizione dei Cristiani di non mangiare carne durante i quaranta giorni che precedono la Pasqua.

 

Ad onor del vero, c’è anche chi rintraccia nel nome Carnevale il disegno della festa riconducendo l’etimologia a “carrus navalis” cioè “nave su ruote” in riferimento ai carri che tipicamente sfilano durante il Carnevale.

 

Perché a Carnevale si festeggia mascherandosi?

I festeggiamenti di Carnevale hanno un’origine antica, affondano le loro radici nelle feste religiose pagane. Già gli Egiziani, in onore del dio Nilo, come i Greci e i Romani in onore di Bacco (dio del vino), usavano mascherarsi per scacciare gli spiriti maligni. 

Con la nascita del Cristianesimo queste tradizioni pagane scomparirono gradualmente e i mascheramenti furono relegati al divertimento popolare.

 

Nel Medioevo e nel Rinascimento l’attenzione al Carnevale raggiunse le Corti Europee grazie ai festeggiamenti sfarzosi a cui si dedicarono sovrani e nobili. Il mascheramento coinvolse anche il popolo come forma di evasione e distrazione, proprio nel popolo si radicano maschere come quelle di Pulcinella, Rugantino e Arlecchino (vedi paragrafo precedente).

 

Carnevale e sicurezza

L’educazione al Carnevale deve essere rispettosa: se da un lato non è giusto forzare i bambini a vivere questa festa costringendoli a travestirsi o a farlo per assecondare i genitori, d’altro canto è importante trasmettere ai più piccoli la consapevolezza che “ogni scherzo vale” solo se non nuoce l’integrità fisica e anche morale ed emotiva degli altri

 

Perciò niente costumi pericolosi o scherzi pericolosi, nemmeno sono ammessi scherzi capaci di mettere in ridicolo o in difficoltà gli altri.

I costumi, le maschere e i vari gadget di carnevale sono comparabili ai giocattoli, sono soggetti alla normativa europea relativa alla sicurezza dei giochi (direttiva europea 2009/48/CE). È consigliabile prestare sempre attenzione al materiale di produzione e al marchio CE, solo leggendo correttamente le etichette e selezionando i prodotti a marchio si sfugge al rischio di acquistare prodotti contenenti materiali inadeguati ai bambini.

Come garantire la sicurezza di maschere e costumi :

a cosa prestare attenzione per assicurare ai bambini un Carnevale senza pericoli.

Carnevale maschere e costumi pericolosi
 

Cosa spiegare ai bambini per la sicurezza del Carnevale

Per un carnevale sicuro insegniamo ai bambini più grandicelli, già dai 5-6 anni in poi, varie norme per evitare che si verifichino spiacevoli inconvenienti. Ad esempio:

  • non spruzzare schiume e stelle filanti spray negli occhi, così come non spruzzarle addosso alle persone, potrebbero raggiungere la pelle e il viso;
  • non usare queste schiume spray in vicinanza di fiamme, molti di questi articoli sono infiammabili, ma spesso l’etichetta non riporta correttamente l’indicazione d’infiammabilità;
  • i bambini amano farsi truccare nei giorni di Carnevale, fare bene attenzione ad utilizzare cosmetici sicuri e non scaduti, prodotti ipoallergici, adatti all’età.
  • facciamo attenzione ai costumi che acquistiamo e accertarsi che il prodotto abbia il marchio C , quindi sia sicuro e non infiammiabile.
  • prestiamo attenzione alle piccole parti che possono staccarsi da maschere costumi e accessori, per evitare che i bambini più piccoli possano ingerirle;
  • glitter e brillantini colorati possono staccarsi e penetrare facilmente negli occhi, nel naso o nella bocca e le sostanze coloranti contenute, possono provocare irritazioni cutanee.
 

Come far capire ai bambini che dopo il giorno di Carnevale si ritorna alla quotidianità

Il Carnevale è un periodo dell’anno in cui tutte le persone, soprattutto i bambini e i ragazzini, sono avvolti in una bolla magica di gioia e divertimento. Ciò catapulta i nostri figli in un mondo completamente diverso in cui le regole di relazione sono sovvertite in fatto di vestiario, come di alcuni atteggiamenti relazionali che riguardano l’impersonificazione ma anche la libertà di prendersi gioco dell’altro e fare scherzi. 

 

Complice l’emozione di mettersi in panni fantastici e diversi, può risultare difficile spiegare a un bambino che il Carnevale dura solo qualche giorno mentre il giorno dopo tutto termina e svanisce. Se il vostro bambino si affeziona troppo al suo costume di carnevale, sino al punto da non volerlo più lasciare, è consigliabile coinvolgerlo in dei riti di “separazione” dalla festa:

  • portate insieme il costume in lavanderia affinché si possa conservare;
  • create insieme un album o un video con le foto scattate durante il Carnevale;
  • progettate il prossimo costume cominciando a pensare a quale potrebbe essere e nel frattempo pianificate delle attività che rintraccino questo progetto, per esempio vedere insieme tutti i cartoni animati del personaggio che il bambino vorrà rappresentare.


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