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Asciugamano Doccia: Ogni Quanto si Deve Lavare

di Maria Corbisiero

05 Gennaio 2017

Si è sempre pensato che i luoghi della casa dove vi è una maggiore proliferazione di germi e batteri fossero le maniglie delle porte, le manopole del forno e dei fuochi, il telecomando, gli interruttori, il copriwater, o qualunque altro oggetto casalingo che può essere toccato da chiunque e che puliamo più raramente.

Questo perché le mani, dove si annidano sporco e batteri, diventano un veicolo perfetto per questi ultimi che vengono così spostati da un luogo ad un altro.

Eppure lavarle, così come lavare tutto il corpo, non sempre aiuta ad eliminarli perché anche gli asciugamani non sono immuni alla contaminazione.

Asciugamano doccia: ogni quanto si deve lavare per avere una perfetta igiene.

Asciugamano Doccia: Ogni Quanto si Deve Lavare

Per meglio comprendere quanto sia importante lavare ed igienizzare correttamente l’ asciugamano doccia, senza chiaramente farne un’ossessione, è bene ricordare tutto ciò che vi si può trovare all’interno delle fibre:

 

  • esseri microscopici come batteri o acari;
  • residui di creme utilizzate in precedenza per il corpo o di trucco;
  • residui corporei come peli, forfora, cellule morte della pelle, sudore ormai asciutto;
  • funghi o muffe che si formano con l’umidità.

 

Immaginate ora di uscire dalla doccia puliti, freschi e profumati e di usare un asciugamano doccia che contenga anche solo una minima parte di quanto elencato qui sopra.

 

Siete davvero sicuri che sarete più puliti una volta asciutti?

 

Non tutti hanno l’abitudine di lavare l’asciugamano della doccia subito dopo averlo usato, alcune persone hanno la tendenza a piegare e riporre lo stesso sul porta asciugamani quando è ancora umido e a riutilizzarlo per i successivi bagni.

A considerare errata tale azione è il gruppo di ricerca guidato dal professore Charles Gerba che lavora presso l’Università di Arizona, autore dello studio che ha dimostrato la presenza di batteri sugli asciugamani e canovacci da cucina.

 

Con tale ricerca, pubblicata sulla Food Protection Trends (Vol 34, No. 5, p.312-317), rivista che si occupa della sicurezza alimentare, si è riscontrata una presenza pari all’89% di batteri coliformi negli stracci da cucina mentre il 25% degli asciugamani analizzati sono risultati positivi all’Escherichia Coli.

I risultati ottenuti dallo studio non cercano di incentivare il mancato uso di un asciugamano doccia o degli stracci da cucina bensì vogliono essere un ulteriore incoraggiamento per un corretto uso ed igiene degli stessi.

Per far sì che un asciugamano doccia sia perfettamente pulito e non si trasformi in un ricettacolo di germi, batteri e muffe (non dimentichiamo che gli asciugamani assorbono molta umidità, ambiente ideale per i funghi), è necessario seguire pochi e semplici suggerimenti:

 

  • Se siete tra coloro che non lavano l’ asciugamano doccia ad ogni utilizzo, è bene ricordare che questo deve essere sostituito una volta a settimana o dopo averlo usato per 3 o 4 volte;
  • Ogni componente della famiglia deve avere il proprio asciugamano;
  • Dopo l’uso e dopo ogni lavaggio, stendere perfettamente l’ asciugamano doccia in un luogo arieggiato e non umido in modo che possa asciugarsi perfettamente evitando così la formazione di muffe;
  • Lavare gli asciugamani in lavatrice separandoli dagli altri indumenti. Preferire lavaggi ad alte temperature, usare un detergente adatto ed evitare l’uso dell’ammorbidente che deve essere sostituito con una tazza di aceto bianco distillato nel ciclo di risciacquo. Questa operazione contribuisce ad eliminare ogni residuo dagli asciugamani e in più li renderà morbidi in modo naturale;
  • Non lasciare gli asciugamani nella lavatrice o nell’asciugatrice una volta terminato il ciclo;
  • Riporre gli asciugamani nei cassetti o nei mobili solo quando sono perfettamente asciutti.

 

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Fonte: ABCNews FPT



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