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Come togliere il calcare dal ferro da stiro: casa fare e non fare

di Maria Corbisiero

21 Febbraio 2018

Tante le massaie che si interrogano su come togliere il calcare dal ferro da stiro, sia quello dotato di caldaia che non. Sul web sono reperibili diversi consigli per la manutenzione di questo elettrodomestico, alcuni si rivelano ottimi altri invece possono danneggiare irrimediabilmente il ferro da stiro.

Per questo motivo Vita da Mamma ha deciso di approfondire questo argomento cercando di rispondere nel modo più corretto ed esaustivo a chi si domanda come togliere il calcare dal ferro da stiro.

 

Come togliere il calcare dal ferro da stiro: prevenzione e manutenzione.

 
Come togliere il calcare dal ferro da stiro: casa fare e non fare
 

Innanzitutto è bene precisare che la manutenzione di un elettrodomestico inizia con il corretto utilizzo dello stesso, azioni preventive che ci aiutano a farlo durare più a lungo.

È quindi importante leggere e conservare il libretto delle istruzioni ove è riportato ogni tipo di avvertenza, al fine di aver sempre chiaro cosa fare e cosa non fare quando si verificano delle problematiche.

Nella maggior parte dei casi, il cattivo funzionamento del ferro da stiro è dipeso dall’accumulo di calcare al suo interno provocato dall’acqua utilizzata per la stiratura.

Per evitare ciò si consiglia di utilizzare acqua demineralizzata (preferibilmente sull’etichetta dovrebbe essere segnalato l’utilizzo per il ferro da stiro) disponibile nei supermercati, ipermercati o negozi di casalinghi ed il cui costo varia da meno di un euro per la confezione da 1 litro a meno di 3 euro per la confezione da 5 litri.

Chi, al contrario, preferisce utilizzare l’acqua di rubinetto, deve innanzitutto conoscerne il grado di durezza dell’acqua, ovvero in che misura sono in essa presenza i metalli pesanti, ad esempio magnesio e ioni di calcio.

 

I così detti “sali della durezza” presenti nell’acqua (solfati, cloruri, nitrati, carbonati o idrogenocarbonati) sono generalmente considerati solubili, tuttavia il processo di riscaldamento ed evaporazione (entrambi presenti nel ferro da stiro) fanno sì che gli stessi formino delle incrostazioni di calcare. Questo può ovviamente influire in modo negativo sull’elettrodomestico (discorso valido anche per la lavatrice – ndr) che a lungo andare può corrodersi.

È quindi opportuno verificare il grado di durezza dell’acqua della propria zona geografica chiedendo i dati al proprio comune di residenza o calcolarlo in casa utilizzando appositi kit che si possono acquistare online o nei negozi di idraulica.

Una volta conosciuta la durezza dell’acqua si può valutare se addolcirla con prodotti specifici e/o sostituirla o mescolarla con dell’acqua demineralizzata.

 
Come togliere il calcare dal ferro da stiro: casa fare e non fare
 

Come togliere il calcare dal ferro da stiro: liquidi da non utilizzare.

 

Restando sempre in tema di prevenzione, è bene precisare ancora una volta che gli unici liquidi da utilizzare nel ferro da stiro sono: acqua demineralizzata e acqua del rubinetto, (dopo averne appurato il grado di durezza).

È quindi sconsigliato l’uso di:

 

  • Acqua decalcificata chimicamente;
  • Acqua residua dell’asciugatrice o del condizionatore: entrambe possono contenere tracce di sporco o residui di fibre di tessuto;
  • Acqua con aggiunta di profumi, amido o sostanze chimiche.

 

Il loro utilizzo infatti può generare guasti nel ferro da stiro, può corroderlo e rovinarlo, può causare la comparsa di macchie di calcare sulla piastra oppure può provocare una fuoriuscita di acqua sporca che può macchiare irrimediabilmente i capi stirati.

 

Come togliere il calcare dal ferro da stiro: la pulizia.

 
Come togliere il calcare dal ferro da stiro: casa fare e non fare
 

Il tempo, l’uso, soprattutto quello non corretto, e in particolar modo l’acqua possono nel lungo termine danneggiare il ferro da stiro. Più esattamente è la formazione di calcare a diminuirne le prestazioni provocando performance sempre più basse, diminuzione dell’uscita di vapore o, peggio ancora, fuoriuscita di acqua dai buchi situati sulla piastra.

In tal caso urge una pulizia dell’elettrodomestico, azione che andrebbe comunque fatta una volta al mese o ogni 15 giorni (molto dipende dall’utilizzo del ferro da stiro o dal modello, quelli di ultima generazione infatti hanno già il filtro anticalcare che consente una più facile e veloce pulizia).

 

In tanti siti web consigliano, sbagliando, un vecchio rimedio della nonna: la pulizia con l’aceto.

Tale metodo consiste nel mescolare acqua distillata ed aceto in parti uguali e versare il liquido direttamente nella caldaia del ferro da stiro. Successivamente bisogna accendere l’elettrodomestico, farlo riscaldare e far fuoriuscire il vapore.

A questo punto c’è anche chi consiglia di svuotare tutto il serbatoio in questo modo e chi, al contrario, consiglia solo una parte di fuoriuscita del vapore provvedendo poi a svuotare la caldaia e pulire la piastra con un panno morbido da eventuali residui.

 

Come detto in precedenza, tale metodo è assolutamente sconsigliato in quanto l’aceto riscaldato ad alte temperature può dare origine ad una reazione chimica intaccando irrimediabilmente il metallo o la lega che compongono la caldaia.

Non è un caso che l’uso dell’aceto è lungamente sconsigliato anche sulle avvertenze che si possono leggere nei libretti di istruzione dei vari ferri da stiro.

 


 

Per chi si interroga su come togliere il calcare dal ferro da stiro in modo corretto, la risposta è: utilizzare semplice acqua di rubinetto e prodotti specifici disponibili sul mercato, è possibile trovarne di chimici o di naturali.

 

Come pulire la piastra del ferro da stiro: rimedi naturali

 



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