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Pregrafismo: schede, esercizi e giochi per bambini

di Federica Federico

24 Settembre 2020

Scrivere per noi è un automatismo, è come guidare la macchina o andare in bicicletta. Senza riflettere troppo sul coordinamento tra le diverse azioni e competenze che la scrittura implica, noi adulti impugniamo la penna e tracciamo lettere coordinate correttamente, formiamo parole e frasi esprimendo concetti anche complessi. Imparare a scrivere non è, però, così facile e automatico come ci sembra mentre lo facciamo nel quotidiano e dopo averlo appreso e sperimentato per anni. Ai bambini piccoli (sin da pochi mesi di vita e fino ai 5\6anni) serve un graduale percorso di pregrafismo e prescrittura mirato e orientato.

 

Imparare a scrivere a casa con mamma o papà: consigli per i genitori e attività di pregrafismo (non solo per l’homeschooling, la scuola domestica o l’educazione parentale).

 

Pregrafismo

Pregrafismo e homeschooling.
Fonte immagine 123RF.com con licenza d’uso.

Definiamo il pregrafismo come una competenza basilare valida all’approccio ad ogni forma grafica ordinata che preceda la grafia, cioè la scrittura.

 

E’ bene che il pregrafismo preceda l’approccio alle lettere scritte, sebbene in forma di ripasso, va inserito nel percorso di incipit alla prima classe delle elementari perchè educa alla gestione del tratto grafico nello spazio.

 

Imparare a scrivere vuol dire coordinare occhio, mano e direzione del tratto grafico nello spazio, senza considerare l’importanza dell’armonia tra le diverse percezioni di senso e la collocazione del movimento nel contesto. Dobbiamo partire da qui, è per questo che vitadamamamma vi indica i passaggi salienti del pregrafismo consigliandovi di approfondirli, soprattutto laddove carenti, prima di affrontare la scrittura.

 

Proviamo a ragionare in termini pratici e pensiamo a una qualunque parola, ponendoci quindi l’obiettivo della scrittura, per esempio pensiamo alla parola AMO:

ogni lettera ha una forma peculiare (A – M – O) che si realizza con precisione nello spazio grazie a ciascuna linea retta O curva che compone la A diversamente dalla M e diversamente dalla O;

prima ancora di considerare ogni singola lettera, il bambino deve saper tratteggiare le diverse linee ordinatamente;

esiste inoltre il rigo che rappresenterà la collocazione corretta dello scritto all’interno del foglio;

per la formazione di una data parola, le lettere non possono che essere poste in un ordine esatto rappresentativo di un esatto concetto.

 

Rappresentando così la questione, è facile cogliere quanti apprendimenti e quante competenze possono coesistere nella scrittura di una sola parola di tre lettere!

 

Il pregrafismo realizza l’acquisizione di competenze basilari che precedono la scrittura facilitandone l’apprendimento: in termini pratici, il bambino non potrà tracciare la A, la M o la O se non avrà fatto esperienze di pre-grafia, dallo scarbocchio alla gestione dello spazio del foglio bianco.

Esercizi di pregrafismo per fasce d’età.

 

Posto che lo scopo di questo scritto è quello di fornire spunti anche esperienziali oltre che creativi, analizziamo qui qualche gioco\esercizio propedeutico alla scrittura vera e propria, lo facciamo tenendo conto delle diverse età.

 

DAI 3\4 MESI SINO AI 10 MESI, PRIMI APPROCCI AL PREGRAFISMO:

istintivamente un bambino piccolo, in una fascia d’età che varia dai 3\4 mesi sino ai circa 10 mesi, tenderà a tracciare percorsi visibili con ogni sostanza modellabile che gli capiti tra le dita: sabbia, acqua pittura.

La pittura a dito è una forma di pregrafismo a cui il bambino approccia d’istinto.

 

Ricordate che il bambino per sperimentare il tratto “scritto” ha bisogno di superfici grandi, questa esigenza di spazio durerà sino all’anno di vita. E’ infatti questo il periodo dei disegni alla Picasso sul pavimento di casa. Stendete un grande foglio in terra e lasciate i bambini liberi di sperimentare!

 

Inoltre la pittura a dito può diventare per il bambino pittura a corpo poiché non è raro vedere bimbi che usano le pitture a dito a mani a perte, con i piedi, i gomiti e le ginocchia. Questa sperimentazione è utile per qualunque bambino e si spinge fino a oltre un anno di vita.

 

PREGRAFISMO 12\24 MESI:

intorno all’anno di vita il bambino sarà pronto ad impugnare grossolanamente penne e pennarelli; si può restringere il suo campo d’azione fino a proporgli di lavorare su fogli comuni (A4) intorno ai 24 mesi, a questa età la motilità della spalla e del polso renderanno possibili scarabocchi più complessi, fatti di linee continue diritte e curve.

Questi scarabocchi, proprio perché sorretti da una più matura anatomia, saranno pian piano capaci di assimilare tratti fluidamente mobili e caratterizzati da linee diverse e sono importantissime palestre di pregrafia.

Scegliete pennarelli larghi e facili da impugnare. Abbiate sempre cura all’atosssicità dei materiali dagli 0 ai 24 mesi, se non oltre, portare gli oggetti alla bocca è comune nei bambini.

 

Nel procedere dei mesi, nella fascia d’età tra i 12 e i 24 mesi, possiamo apprezzare il passaggio dal tratto breve e discontinuo (fatto di puntini e buchi sul foglio) al tratto mobile e composito dello scarabocchio con linee continue, dritte o curve che si alternano. In un buon percorso verso la scrittura il bimbo intorno ai 24 mesi è già un artista dello scarabocchio.

 

DAI 2 AI 3 ANNI IL BAMBINO DEVE FARE ESPERIENZA CON LO SPAZIO ENTRO CUI GESTIRE IL TRATTO GRAFICO.

 

Tra i 2 / 3 anni la pratica con i limiti del foglio è importante per i bambini, mentre imparano a tracciare cerchi completi e angoli spesso travalicano i confini del foglio invadendo la superficie circostante, il tavolo o il pavimento. L’esperienza li porterà a circoscrivere il tratto grafico e tra i 3 e i 4 anni dovrebbero essere perfettamente in grado di non andare oltre il foglio.

Un bambino che non ha acquisito questo limite potrebbe incontrare non poche difficoltà a rispettare i limiti del rigo e dei margini da gestire nei comuni quaderni.

 

3\4 ANNI GRAFISMO SCRITTURALE E PREGRAFISMO.

 

Tra i 3 e i 4 anni il bambino vive la cosiddetta fase del grafismo scritturale, ovvero lo scarabocchio si trasforma in disegno sensato, è questo il momento di chiedere al bambino di verbalizzare le emozioni del foglio riempito di linee rette e curve: “Raccontami il tuo disegno”, bisogna chiedere al bambino.

 

Chiedere al bimbo di verbalizzare il proprio lavoro grafico equivale a rafforzare la consapevolezza che attraverso la grafia, come attraverso il disegno, si può comunicare.

 

“Raccontami il tuo disegno” (pure se è uno scarabocchio indecifrabile) … anche questo è u gioco di pregrafismo valido per insegnare al bambino la condivisione e l’uso della comunicazione scritta. Provateci!

 

A 4 anni il bambino può esercitate e affinare le sue competenze di coordinamento visu-spaziale grazie a un punteruolo home made.

Ecco cosa vi serve: percorsi disegnati su carta semplice; un tappo di sughero e uno stuzzicadenti. Invitate il bambino a punteggiare il percorso disegnato sulla carta, per rendere più facile la foratura ponete il foglio su una superficie morbida come un panno di velluto, microfibra o su una asciugamano.

Per imparare a scrivere in senso stretto è necessario che il bambino abbia compito almeno 4 anni e questo processo coinvolge fortemente i bambini sino ai 6 anni, età in cui si gettano le basi per la scrittura.

 

Intorno ai 4 anni il bambino può essere avviato a quelle attività peculiari alla vera e propria scrittura, sono di ispirazione montessoriana le scatole di sabbia in cui il bimbo è chiamato a disegnare precorsi precisi.

5 ANNI PREGRAFISMO E SCATOLE DI SABBIA.

 

Qui vi proponiamo lo spunto di un giocattolo di ispirazione montessoriana, è in vendita anche online ma si può riprodurree a casa a basso costo.

basta un vassoio pieno di farina o semolino o pangrattato e qualche cartoncino indicativo delle diverse linee da riprodurre col dito … mostrate al bambino la via del disegno e il gioco è fatto, si divertirà a sperimentare molte forme grafiche.

pregrafismo, scatola di sabbia

Pregrafismo: la scatola di sabbia, fonte immagine Amazon.it

 

Questo gioco è adatto già dai 4 anni, evolve per difficoltà con l’età ed è proponibile ai bimbi di 5\6 anni anche per riprodurre le prime letterine.

 

A 5 anni è importante altresì che il bambino impari a rispettare le progressioni ordinate, deve sviluppare una forma mentis sovrapponibile all’ordinato succedersi delle lettere in una parola.

 

Un gioco educativo in tal senso consta nel utilizzare uno scovolino su cui far scivolare perline forate e colorate impartendo preventivamente al bambino un ordine di colori. Cercate di chiedere al bimbo la realizzazione di una sequenza complessa e precisa che potete, per esempio, simulare su un cartoncino disegnando palline colorate nell’ordine desiderato o che potete sottoporre al piccolo fornendogli un modello dello scovolino già pieno i perline colorate: il bambino deve pedissequamente rispettare la sequenza predeterminata … chiedetegli di giocare a comporre una linea magica.

Se intendete insegnare al bambino a scrivere e a leggere a cas, prim ()a ancora di approdare alle lettere guidate, prima di approcciare alla A di ape, fate in modo che abbia dimestichezza piena con linee curve, spezzate, concentriche e rette. Vi proponiamo una serie di schede tratte dal sito:

 

L’ultima tappa del pregrafismo permette anche di fare amicizia con il quaderno: nelle prime pagine del primo quaderno con le righe di prima elementare invitate il bambino a colorare ogni rigo in modo diverso e alternando i colori in base alla grandezza del rigo stesso, ovviamente rispettando i margini. Questo gioco servirà al bambino per familiarizzare con lo spazio del rigo così come dovrà viverlo nelle diverse esperienze di apprendimento.

 


Vi consigliamo le esperienze di pregrafismo proposte da Maestra Linda nel suo blog: link alle schede scaricabili.

Nel prossimo articolo di questa rubrica vita da mamma affronterà il tema della prescrittura e delle lettere guidate.



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