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Ricette dolci per Halloween: Dita di strega

di Maria Corbisiero

07 Ottobre 2021

Le bitorzolute e sanguinolente dita di strega altro non sono che dei gustosissimi dolcetti facili da realizzare in casa insieme ai vostri bambini.
Si tratta di una ricetta davvero semplice e veloce da preparare, vi basteranno pochi ingredienti di uso comune, tanta fantasia e le sapienti mani manipolatrici dei vostri piccoli.

 

Ricette dolci per Halloween: Dita di strega

Dita di strega, ricette dolci per Halloween.
Foto diritto d’autore: 5second© 123RF.com – ID Immagine: 97393523 con licenza d’uso.

Ricette dolci per Halloween: Dita di strega.

 

Halloween, la festa più “mostruosa” dell’anno, è ormai alle porte, le abitazioni ed i negozi iniziano ad arricchirsi di orripilanti addobbi che spaziano tra zucche intagliate, altrimenti note con il nome di Jack o’Lantern, fantasmi, pipistrelli e ragnatele finte mentre i bambini, piccoli mostriciattoli e perfide streghette, si preparano al classico “dolcetto o scherzetto” (trick or treat? in inglese).
In un clima spettrale di festa che, contrariamente a quanto si pensi, ha origine anche in Italia, è possibile trascorrere momenti di divertimento e condivisione con i propri figli. Come? Preparando con loro prelibati dolcetti a tema Halloween.

 

Dita di strega è la ricetta che Vita da mamma vi propone qui di seguito, dolci biscotti realizzati con della semplice pasta frolla che i bambini si divertiranno a modellare per realizzare delle orride ed imperfette dita mozzate, caratterizzate da bozzi, pieghe e tanto sangue.

 

Dita di strega: ingredienti:

 

  • 280 gr di farina;
  • 100 gr di zucchero a velo;
  • 100 gr di burro;
  • 1 cucchiaino raso di lievito per dolci;
  • un pizzico di sale;
  • una bustina di vanillina;
  • 1 uovo;
  • mandorle sgusciate per fare le unghie delle dita di strega;
  • marmellata di ciliegie o fragole (all’occorrenza/facoltativa).

 

Dita di strega: procedimento:

 

Mettere in una ciotola la farina, lo zucchero a velo, il burro tagliato a pezzetti, il lievito, il sale, la vanillina e l’uovo e amalgamate tutto fino ad ottenere un composto di consistenza media (né troppo morbido né troppo duro, la pasta deve risultare liscia e malleabile).
Ricavare dall’impasto base delle palline di circa 30 grammi l’una e modellarle in tanti bastoncini lunghi 10-12 cm circa.

 

Dare ai bastoncini la forma delle dita di strega: assottigliateli nei punti che precedono le nocche e, con la punta di un coltello a lama liscia, fare delle righe nei punti che invece rappresentano le nocche.
Alla fine mettete una mandorla all’estremità del dito, quella sarà l’unghia.

 

Adagiare le dita di strega su una teglia ricoperta di carta forno (potete anche modellarle direttamente sulla teglia), distanziandole l’una dall’altra (in cottura tenderanno a crescere, se posizionate troppo vicine rischiano di attaccarsi). Mettere in forno preriscaldato a 180° e cuocere per circa 15-20 minuti.
A cottura ultimata, lasciar raffreddare le dita di strega su una gratella.

 

Dita di strega: la marmellata.

La marmellata di ciliegie o fragole elencata tra gli ingredienti di questa ricetta dolce di Halloween può essere utile in due diversi casi:

 

  • Perdita dell’unghia: in fase di cottura le mandorle potrebbero non attaccarsi bene alla pasta e cadere. Per evitare che le dita restino senza unghie, è possibile bagnare leggermente le mandorle con la marmellata, che in tal caso funge da collante, e riposizionarle sulle dita;
  • Per dare un tocco “sanguinolento” e rendere ancora più macabre le dita di strega: aggiungere della marmellata di ciliegie o di fragole, o anche dello sciroppo di amarena, all’estremità delle dita per ricreare l’effetto sangue.

 

Buon appetito!

 

Ricette dolci per Halloween: Dita di strega

Dita di strega, ricette dolci per Halloween.
Foto diritto d’autore: gandolfocannatella© 123RF.com – ID Immagine: 142294135 con licenza d’uso.


 

Questa ricetta è stata curata da mamma Daniela per Vita da Mamma, è, però, una rivisitazione delle Dita della Strega di mamma Giusy. A Giusy e a Daniela vanno i nostri ringraziamenti.

 


 

Articolo originale pubblicato l’8 ottobre 2010



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