Seguici:

Fabrizio Corona in Spagna, Portogallo o Santo Domingo: a Milano è psicosi

di Redazione VitaDaMamma

22 Gennaio 2013

Fabrizio Corona – anche i Tg lo definiscono il ricercato italiano n°1, è il primo dei latitanti italiani per fama e clamore e questo è certo.

A Milano è scoppiata una vera psicosi collettiva, alla polizia arrivano le più diverse e dettagliate segnalazioni concernenti ipotetici avvistamenti di Corona: tutti cercano il latitante e con spiccato senso civico, naturalmente, rendono conto alle autorità di ciò che hanno immaginato (visto o voluto di vedere).

– Sta di fatto che il comune cittadino si sente sempre colpito dalle beffe allo Stato ed ora più che mai la sete di “giustizia” degli italiani è viva e forte. È come se a fronte dei sacrifici che sono stati imposti dal Governo l’uomo comune non sia più disposto ad accettare sconti di pena né a concedere facili perdoni.

Insomma il popolo del web, la gente comune e gli amanti del gossip animati da un italico senso di profonda giustizia cercano il reo Corona e nessuno riposa attendendo il suo “clamoroso” arresto.

  • C’è chi insiste sulla costruzione della fuga come strumento per alimentare un mito e scommette su un finale scenografico e mediaticamente forte.

La Procura ha spiccato un mandato di cattura internazionale … bellissimo spunto per una favola da bad boy.

  • C’è chi dice che la borsa da palestra che Corona portava con sé quando è stato visto per l’ultima volta profumasse di soldi, qualche ben informato è pronto a giurare che dentro Fabrizio nascondeva un tesoro in contanti e aveva già pianificato la fuga.
  • Oggi.it colloca Fabrizio Corona a Santo Domingo, dove sarebbe stato avvistato lunedì, ma non ci sono prove documentali, cioè non ci sono video, intercettazioni , telefonate, né esistono foto.
  • Altri, i più razionali, ipotizzano un transito in auto verso la Francia e da lì un viaggio, sempre sulle quattro ruote, alla volta del Portogallo. Naturalmente il tutto illegalmente e chiaramente senza passaporto!
  • Non manca, in ultimo, chi continua a pensare che Fabrizio sia rimasto a Milano.

È quasi parossistico leggere di Corona in ogni angolo della rete, pensare che la gente lo imFabrizio Corona in Spagna, Portogallo o a Santo Domingo: a Milano è psicosimagini per le vie di Milano e forte delle proprie convinzioni allerti la polizia e felicemente urli al latitante. È parossistico che il senso di legalità debba misurarsi con la notorietà e che la fama non dipenda più dal valore. È parossistico che lo Stato garantista perda la forza deterrente della pena comminata ai delinquenti lasciandosi scappare un reo tanto impenitente quanto famoso.



Iscriviti alla newsletter
Riceverai preziosi consigli e informazioni sugli ultimi contenuti, iscriviti alla nostra newsletter.

Seguici