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Donna Morta Dopo Aver Preso la Pillola Abortiva

di Maria Corbisiero

11 Aprile 2014

pillola ru486

Secondo quanto riportato dalle principali agenzie stampa (Ansa, AGI, Adnkronos), una donna di 37 anni sarebbe morta dopo aver abortito utilizzando il farmaco Ru486.

Il decesso, primo caso in Italia, è avvenuto lo scorso mercoledì presso l’Ospedale Martini di Torino.

Secondo i fatti riportati dall’Ansa, la donna, già mamma, incinta alla settima settimana di gravidanza, non presentando alcuna patologia pregressa, ha iniziato il trattamento lunedì, giorno in cui le è stata somministrata la prima pillola abortiva.

Dimessa su sua espressa richiesta, è tornata al nosocomio mercoledì per effettuare la seconda somministrazione, in seguito alla quale sarebbero poi sopraggiunte le difficoltà respiratorie che ne hanno determinato il decesso.

“Non sappiamo che cosa sia successo, ma possiamo garantire al 100% che non ci sono stati errori – hanno dichiarato Paolo Simone, direttore sanitario dell’Asl To1, e Flavio Carnino, primario di ginecologia e ostetricia dell’ospedale, attraverso una conferenza stampa resa nota dall’agenzia sopra citata – La paziente ha eseguito tutte le procedure da protocollo. Nel 2013 l’ospedale ha eseguito una sessantina di interruzioni con quel sistema e non si è verificato nessun problema”.

Si attende ora l’esito dell’autopsia, fissata per il prossimo lunedì, per far luce sulle effettive cause del decesso mentre il Ministero della Salute ha aperto un’inchiesta.

Intanto il dottor Silvio Viale, il “papà italiano” della Ru486, ginecologo oggi direttore del principale servizio italiano per Ivg presso l’Ospedale Sant’Anna di Torino, esclude che vi sia un nesso tra l’assunzione della pillola abortiva e la morte della donna.

“Sono decine di milioni le donne che hanno assunto la Ru486 nel mondo e 40.000 in Italia – è la dichiarazione di Viale riportata dall’Ansa – L’episodio ricorda la prima e unica morte in Francia nel 1991, agli inizi del suo uso, che indusse a modificare il tipo di prostaglandina per tutti gli interventi abortivi introducendo il misoprostolo (Cytotec). Sono gli altri farmaci, gli stessi che si impiegano per le Ivg chirurgiche, i maggiori sospettati di un nesso con le complicazioni cardiache”.

 



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