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Fortuna Loffredo: Ecco chi “Impose il Silenzio” sulla sua Morte

di Federica Federico

08 Dicembre 2015

Fortuna Loffredo, detta Chicca, è morta il 24 giugno del 2014 a Caivano, Napoli, all’interno di “Parco Verde”, un popoloso complesso abitativo di edilizia popolare.

Secondo la ricostruzione offerta dai testimoni e apparentemente suggerita dalle condizioni in cui veniva rinvenuto il corpicino di Fortuna, la bimba sarebbe precipitata da un piano alto, forse il 7°.

Un anno prima, nel 2013, era precipitato da una finestra anche Antonio, il fratellino della migliore amica di Fortuna Loffredo, una bimba di nome Dora. Nel Nel 2005, con le stesse modalità tragiche, moriva pure Andrea, 8 anni, precipitato da un balcone del medesimo edificio.

Fortuna Loffredo morte

Fortuna Loffredo come anche Andrea al momento del ritrovamento non avevano una scarpa, la destra. E le calzature dei bambini non sono mai state ritrovate. Questo uno dei primi particolari a mettere in allerta gli inquirenti.

Stando alle risultanze dell’autopsia la morte di Fortuna è stata una conseguenza della caduta. Ma la perizia autoptica svela che dietro a quell’incidente apparente c’è di più: la bambina subiva da tempo molestie sessuali.

Il referto medico parla di tracce non equivoche di abusi cronici sul corpicino di Fortuna Loffredo. Sua madre non si era accorta di nulla.

Fortuna Loffredo morte

La mamma di Fortuna collocava la bambina a casa di Dora immediatamente prima della tragedia. La madre di Dora (mamma anche di Antonio, il bimbo morto nel 2014) negò subito che Fortuna fosse entrata in casa sua quel giorno. A tutt’oggi continua a sostenere che, quella mattina del 24 giugno 2014, quando Fortuna bussò alla loro porta, Dora rifiutò di giocare con lei perché stava aiutando nelle faccende domestiche e pertanto Fortuna Loffredo non sarebbe mai entrata nella casa di Marianna F. nella mattina della tragedia.

Intanto le indagini sono arrivate ad individuare, proprio in quella casa e nell’azione criminosa e turpe di Marianna F. e del patrigno di Dora un focolaio di malvagità.

Il patrigno di Dora, stando alle accuse che ne hanno motivato il recente arresto, violentava la sorellina minore dell’amichetta di Fortuna Loffredo. La mamma, Marianna F., sarebbe stata a conoscenza delle violenze avvenute anche in sua presenza e per questo sarebbe stata arrestata insieme al compagno.

Il settimanale “Giallo”, Cairo Editore, nel n°49 del 9 dicembre 2015, pubblica alcuni stralci dell’ordinanza con cui è stata disposta la carcerazione di di Marianna F., 32 anni, mamma di Dora e del patrigno, R.C., 43 anni.

Il clima di violenze perpetrate in quella casa potrebbe anche avere a che fare con la tragedia di Fortuna, a quanto pare sarebbero emerse anche le pressioni psicologiche esercitate dalla mamma e dalla nonna di Dora sulla piccola amica di Fortuna e volte ad evitare che la bambina parlasse dell’accaduto.

“Giallo” titola: “Ascolta la mamma: non dire a nessuno com’è morta Fortuna“, e attribuisce queste parole alla mamma di Dora, possibile responsabile di una seria pressione psicologica su sua figlia col fine ultimo di non “parlare” della tragica fine di Chicca. Le indagini probabilmente cercano di capire se e in che modo Dora possa aver visto qualche cosa ed eventualmente se ed in che modo le fu imposto di “nascondere” ciò che sapeva.

Marianna F. ha altre 3 figlie oltre al piccolo Antonio defunto nel 2013. Al momento Dora e le sue sorelle si trovano in una struttura protetta e la speranza è che si possano liberare dal male subito e da quello a cui forse hanno dovuto assistere.

Resta da stabilire se i turpi atti di pedofilia fossero limitati alla casa di Dora, se anche Fortuna Loffredo ne sia stata vittima e se questo abbi a che fare con la caduta nel vuoto che ne determinò la morte oppure se nel Parco Verde di Caivano c’è ancora qualche segreto terribile da scoprire.



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