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Svezzamento: Quando Introdurre i Cibi Solidi

di Margherita Odore

23 Marzo 2016

Con lo svezzamento si passa dal latte ai cibi solidi. Non si tratta di sostituire completamente il latte ma di integrare nell’alimentazione del bambino cibi solidi per apportare altre sostanze nutritive quando il latte diventa insufficiente per la crescita equilibrata del bambino. Il modo migliore per assicurare al bambino i nutrienti di cui ha bisogno è quello di offrirgli una dieta varia ed equilibrata, che comprenda tutti i principali gruppi di alimenti.

Il momento migliore per iniziare lo svezzamento, varia in base al bambino, non c’è un’età esatta.

svezzamento cibi solidi

In genere l’introduzione dei primi cibi solidi può avvenire tra il quarto e il sesto mese se il bambino gode di buona salute.

I pediatri suggeriscono di non anticipare tanto i tempi per lo svezzamento, per evitare che il bambino possa sviluppare allergie e in considerazione del fatto che prima dei quattro mesi l’apparato digerente dei lattanti è ancora immaturo e non è in grado di assorbire i cibi solidi.

E’ fondamentale che durante lo svezzamento i cibi solidi siano introdotti uno per volta, per vedere se si manifestano reazioni e individuare eventuali intolleranze e allergie.

Attenzione: durante le diverse fasi dello svezzamento, in caso di diarrea, nausea ed eruzioni cutanee consultate il pediatra.

svezzamento

Proseguire con l’introduzione dei cibi in modo lento e graduale abituerà anche il bambino a distinguere i vari sapori.

Nel condimento non usate assolutamente il sale: costringereste i reni del bambino a un maggior lavoro.

Di solito i primi cibi solidi che vengono introdotti nell’alimentazione rispecchiano perfettamente la dieta mediterranea: ricca di fibre, vitamine e ferro, che sono presenti soprattutto nelle verdure e frutta.

Un tipico pasto dell’inizio dello svezzamento consiste nella pappa col brodo. Per preparare il primo brodo dello svezzamento basta far bollire una patata, una carota, una foglia di lattuga, un po’ di sedano in un litro d’acqua per un’ora circa senza coperchio, finchè non si riduce a circa 200 ml di brodo. Nel brodo poi vengono cotti 2 cucchiai di farina di riso.

Rispettando le indicazioni del pediatra, da un certo momento in poi a fine cottura viene aggiunto mezzo omogeneizzato o liofilizzato di carne bianca come il coniglio, il pollo o il tacchino oppure un cucchiaio di parmigiano grattugiato, con il condimento di un cucchiaino di olio extravergine di oliva.

Dopo si può offrire al bambino mezza mela, mezza pera grattugiata o un vasetto di frutta omogeneizzata.

svezzamento cibi solidi

I cibi solidi in assoluto migliori sono quelli freschi, preparati e cotti dalla mamma. Le pappe devono essere passate o meglio omogeneizzate, e semi liquide, senza sale, di consistenza omogenea e senza grumi.

Intorno ai 5-6 mesi, i pasti del neonato in fase di svezzamento vengono suddivisi così nell’arco della giornata:

  • inizialmente 3-4 pasti con il latte (materno o di proseguimento);
  • un pasto a pranzo con pappa in brodo vegetale.
  • Dopo un mese dallo svezzamento viene sostituito un altro pasto di latte con uno solido, generalmente la sera per cena.

Dai sette mesi d’età circa il bambino può mangiare le uova fresche, ma solo il tuorlo e secondo le indicazioni del medico di base. Prima di un anno di età evitare di somministrare al bambino cibi salati, grassi o elaborati e latte vaccino.

 



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