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Vaccino antifumo il NicVax: tutto ciò che c’è da sapere

di Dott.ssa Daniela Brancaccio

14 Settembre 2011

Smettere di fumare grazie ad un vaccino. La notizia della creazione di un vaccino antifumo sta animando la rete e desta grande curiosità.

Ma come funziona il NicVax, che effetti produce questo vaccino per smettere di fumare?

Mettiamo a vostra disposizione la traduzione, precisa e dettagliata, di un approfondito esame del NicVax , vaccino antifumo, il testo è tratto da: Wikipedia, the free enciclopedia

Il NicVax è un vaccino coniugato alla nicotina inteso per ridurre o eliminare la dipendenza fisica dalla nicotina.

Secondo l’U.S. National Institute on Drug Abuse, il NicVax può essere potenzialmente utilizzato per iniezioni contro la dipendenza. Tale vaccino è in fase realizzazione ad opera della Nabi Bioparmaceuticals di Rockville, MD, con il supporto dell’ U.S. National Institute on Drug Abuse.

La nicotina è una piccola molecola che passa velocemente nel flusso sanguigno attraverso i polmoni per inalazione e successivamente raggiunge il cervello attraversando la barriera della circolazione. Una volta nel cervello, la nicotina si lega con i ricettori specifici di quest’ultima e rilascia degli stimolanti, come la dopamina, un prodotto chimico connesso al piacere e alla dipendenza.

Il NicVax è progettato per stimolare il sistema immunitario a produrre anticorpi che si legano alla nicotina nel flusso sanguigno ed evitano che essa si incroci con la barriera del flusso sanguigno ed entri nel cervello. Con una quantità ridotta di nicotina che raggiunge il cervello, sono rilasciati pochi stimolanti e gli effetti piacevoli, positivamente rinforzanti della nicotina diminuiscono, facendo si che diventi più facile smettere di fumare.

Studi pre-clinici con il NicVax hanno dimostrato negli animali che il vaccino impedisce che la nicotina raggiunga il cervello e ne blocca gli effetti, inclusi quelli che possono portare alla dipendenza. E’ stato clinicamente dimostrato che i fumatori che vogliono davvero smettere, insieme con i giusti consigli per farlo, il NicVax , hanno possibilità migliori interrompere la loro dipendenza.

Il NicVax è ancora in fase di sperimentazione, unaprima fase sperimentale dello studio è stata completata nel Novembre 2007. La Nabi ha rilasciato una conferenza stampa nel Novembre 2007 affermando che la fase sperimentale del test è stata un successo, mostrando tassi significativi di interruzione dell’abitudine al fumo e astinenza continua a lungo termine durante il periodo di prova.

La Nabi Biopharmaceuticals ha iniziatoaltre due fasi di studio del NicVax. La prima è iniziata nel Novembre 2009 e la seconda nel Marzo 2010. La Nabi ha emesso una conferenza stampa annunciando l’inizio di tali fasi, portate avanti in luoghi diversi degli Stati Uniti.

SOMMINISTRAZIONE ED EFFETTI

Il NicVax è somministrato tramite un’iniezione nel braccio; la molecola di aminometilnicotina-3 trovata nel vaccino genera una risposta immunitaria in cui sono creati gli anticorpi della nicotina. Gli anticorpi si legano alle molecole di nicotina, facendo si che le molecole emerse siano troppo larghe per entrare nel cervello, ciò impedisce alla nicotina di essere in grado di influenzare il corpo.

L’idea che sta dietro la sostanza è che siccome spesso persino una sola sigaretta può consegnare abbastanza nicotina al cervello da dare inizio alla dipendenza, bloccando l’entrata della nicotina nel cervello si può prevenire tale dipendenza.

Il trattamento funziona con la dipendenza da nicotina proveniente da qualsiasi fonte. La rivista Clinical Pharmacology and Therapeutics considera tale metodo “attraente”, dal momento che l’anticorpo non entra nel cervello e di conseguenza non sono attesi effetti collaterali sul sistema nervoso centrale. Inoltre, gli anticorpi prodotti si legano solo alla nicotina.

Tuttavia, mentre tale farmaco può ridurre la dipendenza fisica, non previene la dipendenza psicologica. Infatti, un utente potrebbe fumare di più per compensare gli effetti di annullamento del NicVax. Comunque uno studio effettuato ha indicato che ciò non accade tra soggetti sottoposti a test.

STUDI

  • I test iniziali, incluse le iniezioni di immunoglobina G specifica della nicotina, sui topi di laboratorio all’inizio del 2000, hanno avuto come risultato una diminuzione del 65% dei livelli di nicotina nel cervello.
  • Uno studio effettuato nel 2005 per 38 settimane, sperimentato dal Cancer Center’s Transdisciplinary Tobacco Use Research Center dell’Università del Minnesota e pubblicato in Clinical Pharmacology and Therapeutics, ha coinvolto 68 fumatori, nessuno dei quali aveva conosciuto problemi di salute o aveva intenzione di smettere di fumare nel mese successivo. Ai soggetti non fu detto di smettere di fumare durante il corso dello studio. I soggetti test furono sottoposti a quattro iniezioni durante lo studio: una all’inizio e poi altre dopo quattro, otto e 26 settimane con uno dei tre dosaggi di NicVax (alto, medio e basso) o un placebo. Alla conclusione dello studio, fu concluso che il NicVax era “sicuro e ben tollerato”, con effetti collaterali che includevano mal di testa, raffreddore e infezioni delle vie respiratorie superiori. Mentre molti dei soggetti sottoposti al test continuarono a fumare, sei persone che appartenevano al gruppo di dosaggio più elevato, una persona appartenente al gruppo di dosaggio medio e nessuna proveniente da quello di dosaggio basso, nonché due persone appartenenti al gruppo placebo smisero di fumare. Non ricominciarono per almeno trenta giorni.
  • Nella fase sperimentale del Novembre 2007 dello studio un numero statisticamente significativo di pazienti con un’elevata risposta di anticorpi contro la nicotina raggiunse il primo punto finale di otto settimane di astinenza continua tra la diciannovesima e la ventiseiesima settimana. Fu esaminato in dettaglio il 30% di anticorpi ricettori più elevati ( ricevettero il farmaco 61 dei 291 pazienti). Un numero statisticamente significativo di tali pazienti ( 24,6%; p=0.04) effettuò astinenza continuata tra la diciannovesima e la ventiseiesima settimana a paragone solo con il 13,0% per i pazienti che avevano ricevuto il placebo. Il tasso di pazienti che smettevano e non avevano un’elevata risposta di anticorpi non dipendeva in modo significativo dal placebo. Lo studio coinvolse un totale di 301 fumatori accaniti che fumavano in media 24 sigaretta al giorno prima di essere coinvolti nello studio suddetto.
  • Nel luglio del 2011 la prima delle due fasi progettate come fase III del NicVax non ha avuto successo, facendo precipitare la quota di mercato della NABI Biopharmaceuticals al di sotto del valore dei suoi possedimenti in contanti.

 

Fonte: http://www.google.it/url?sa=t&source=web&cd=1&sqi=2&ved=0CCUQFjAA&url=http%3A%2F%2Fen.wikipedia.org%2Fwiki%2FNicVAX&rct=j&q=nicvax&ei=xMhrTryQEKLg4QTm8Y2QBQ&usg=AFQjCNGdfRc69CAC0kRyky-SoE-oElKgvg&cad=rja



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