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Heather Parisi si Schiera in Favore dei “Genitori Nonni”

di Federica Federico

16 Marzo 2017

Heather Parisi si schiera contro la sentenza della Corte d’Appello di Torino relativa alla vita di mamma Gabriella e papà Luigi.

Non a caso definisco la sentenza della massima Corte torinese come “relativa alla vita di due genitori”, da madre non sento di scrivere parole diverse e ritengo riduttivo e sminuente definire questo disposto giudiziale relativo all’adottabilità . Non si può nascondere che qui si decide della vita altrui e la si giudica entrando nella sfera dei sentimenti e dell’etica personale, un ambito che non è confacente alla legge e alla sua oggettività.

In ITALIA bastano 7 minuti per perdere un figlio. La sentenza della corte d’Appello di Torino […] è INUMANA e ABOMINEVOLE ed è contraria ai più fondamentali diritti umani”, queste le parole con cui esordisce sul suo blog la showgirl.

Heather Parisi si schiera dalla parte dei “genitori – nonni” e lo fa contro ogni stereotipo.

Heather Parisi si schiera sentenza

La showgirl parla da madre e in modo particolare con l’esperienza di una donna che è diventata mamma a 50anni. Lei stessa, infatti, ha potuto riassaporare la gioia della maternità quando oramai aveva raggiunto quell’età:

nel 2010, a 50 anni compiuti, ha dato alla luce due gemelli, Elizabeth Jaden e Dylan Maria, nati dal matrimonio con Umberto Maria Anzolin.

Heather era già diventata mamma nel 1994 e nel 2000, ha quindi 4 figli messi al mondo in condizioni d’età differenti, cosa che le dà ben adito di parlare secondo esperienza.

Heather Parisi si schiera anche contro la definizione giornalistica di “genitori-nonni” rintracciando in questa etichetta un giudizio discriminante che di fatto non ha mai interessato i molti genitori vip diventati tali oltre un certo limite di età:

I genitori sui giornali italiani sono definiti come “genitori-nonni” a comprova che in Italia un’etichetta non si nega a nessuno.

 

Avete mai letto sugli stessi giornali la medesima definizione per Luciano Pavarotti che è diventato padre a 68 anni? Certo che no.

E Pavarotti è in buona compagnia: Charlie Caplin a 73 anni; Robert De Niro a 68 anni; Pablo Picasso a 68 anni; Clint Eastwood a 66; George Lucas (Star Wars) a 69; Rod Stewart a 66 anni; Donald Trump a 62 anni.

 

E che dire di tutti i figli che i genitori per andare al lavoro affidano ai nonni ?!? Togliamo alle famiglie anche questi e li diamo in affidamento?

O forse il problema è che la figlia di Gabriella è nata da una fecondazione eterologa e quindi è figlia di un dio minore?

 

Non ho letto di un solo politico che si sia indignato per una sentenza che potrebbe appartenere di diritto al novero dei crimini contro l’umanità al pari di quelli perpetrati dai nazisti.

Ma non mi meraviglio.

 

In Italia il rispetto per il “diverso” non esiste.

È considerato diverso chiunque sia al di fuori dei canoni stabiliti dalla cultura dominante.

Diverso è colui che diventa genitore in età avanzata,

diversa è la madre che ricorre alla fecondazione eterologa o surrogata,

diverso è l’omosessuale che ambisce ad avere gli stessi diritti dell’eterosessuale,

diverso è l’immigrato.

In Italia alla discriminazione legata al sesso, ai gusti sessuali, al colore della pelle, alla religione, da oggi aggiungiamo anche quella legata all’età”, scrive sul suo blog la showgirl.

Heather Parisi si schiera contro la discriminazione del sentimento genitoriale e lo fa con la fierezza di una madre che conosce e ha sperimentato la forza dell’amore verso i figli.

D’ora in avanti, chiamatemi Mamma Nonna e denunciatemi per aver lasciato i miei gemelli incustoditi per 7 minuti.

Alzi la mano chi di Voi non l’ha fatto almeno una volta in vita sua! Ma io ho l’aggravante di essere vecchia”, conclude Heather.

 

E’ la vita stessa ad insegnarci che l’età è un concetto relativo! Rispetto al fatto di seguire i figli e crescerli in salute e in forza per molti molti anni, nessuno può negare che non vi sia certezza perché questa è tutta una questione di destino.

 

Solo ieri Vita da Mamma ha chiesto alle sue utenti di stringersi idealmente intorno alla famiglia di una mamma morta mentre allattava il suo neonato, la donna è stata stroncata da un infarto all’età di 43 anni.

 

Mamma Morta Mentre Allattava il Figlio di 2Mesi

 

Ebbene, è questo l’esempio emblematico di una giovane donna strappata alla vita anzitempo e sottratta alla crescita dei suoi figli, lascia un neonato di due mesi e una bimba di non ancora tre anni.

Vale la pena ripensare alla distinzione tra legge, intesa come oggettiva valutazione della realtà e morale intesa come personale canone di valutazione della vita.



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