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Disidratazione: che cos’è, sintomi e cause

di Anna Pannico

14 Giugno 2017

Specie in estate è molto importate garantire all’organismo un giusto apporto di acqua onde evitare di incorrere in una pericolosa disidratazione. Tale fenomeno conosce cause, sintomi e conseguenze specifici che è un bene conoscere a ridosso della stagione estiva.

 

La disidratazione è uno stato patologico che si verifica quando la perdita di liquidi da parte dell’organismo è nettamente superiore all’ingresso di acqua. Questo vale negli adulti come nei bambini.

disidratazione che cos'è, sintomi e cause

L’acqua è elemento essenziale e prevalente nel corpo umano ed è fondamentale per alcune funzionalità, difatti lubrifica le articolazioni e gli occhi, aiuta la digestione e contribuisce all’espulsione delle tossine e al benessere della pelle.

 

Quando il contenuto di acqua è insufficiente tutte queste funzionalità vengono compromesse perché l’equilibrio di sali minerali e zuccheri si altera. La disidratazione è pericolosa perché, se non viene contrastata tempestivamente, può portare anche alla morte.

 

I soggetti maggiormente a rischio disidratazione sono i bambini e gli anziani che nonostante l’elevato fabbisogno di acqua, nutrono un ridotto stimolo della sete e gli sportivi a causa di una maggiore sudorazione.

 

La disidratazione conosce cause di varia natura ma tutte di pari gravità, di fronte alle quali è fondamentale intervenire tempestivamente al fine di non compromettere gravemente la corretta funzionalità dell’organismo.

 

Le cause della disidratazione possono essere di origine patologica.

 

Le cause di origine patologica sono scatenate, appunto, dalle patologie di cui il soggetto è affetto e che per loro natura producono una perdita di liquidi. Ne sono esempio:

 

  • patologie che provocano vomito o diarrea.

Influenze o gastroenteriti di natura batterica o virale.

 

  • Influenza con forti stati febbrili.

Si intendono tutte quelle patologie che provocano un innalzamento della temperatura corporea che va oltre i 38°.

 

  • Diabete mellito.

Effetto tipico della patologia è il bisogno impellente di urinare con conseguente diminuzione della quantità di acqua contenuta nell’organismo.

 

  • Ustioni.

Siccome la pelle è sottoposta a temperature calde tende a perdere acqua.

 

  • Patologie croniche dei reni o delle ghiandole surrenali.

 

Quelle maggiormente diffuse sono le cause della disidratazione non patologiche alle quali inconsapevolmente ci si espone quando si adotta uno stile di vita poco sano.

 

  • Bere poca acqua durante il giorno.

La quantità giornaliera consigliata è di circa 1,5/2 litri di acqua, ma anche arricchire la propria dieta alimentare di frutta e verdura aiuta a contrastare la disidratazione.

 

  • Sudorazione eccessiva.

Questa può essere provocata dall’attività fisica praticata ma anche da una situazione di eccessivo stress o ansia.

 

  • Assunzione di farmaci.

Alcuni farmaci hanno come effetti collaterali un aumento dello stimolo ad urinare oppure un’abbondante sudorazione, con conseguente riduzione dei liquidi corporei.

 

  • Eccesso di bevande alcoliche.

Provocano un aumento della sudorazione.

 

  • Esposizione ad elevate temperature calde

 

La sintomatologia della disidratazione varia a seconda della quantità di liquidi che viene a mancare all’interno dell’organismo.

disidratazione che cos'è, sintomi e cause

Ovviamente per una quantità superiore che viene meno, i sintomi saranno più gravi ed evidenti.

 

Premettendo che una giusta dose di acqua è necessaria a tutto l’organismo, ci sono alcune parti del corpo sulle quali si risentono maggiormente gli effetti della disidratazione.

 

Tra i sintomi più diffusi troviamo sicuramente l’aumento del senso di sete ma con una riduzione della diuresi e della quantità di urina emessa. Inoltre, quest’ultima assume un colorito decisamente scuro.

 

La secchezza provocata dalla disidratazione si riflette soprattutto sulla pelle che appare estremamente secca e ruvida, ma anche sulle labbra e nei bulbi oculari, entrambi particolarmente asciutti.

 

Anche sui muscoli la disidratazione produce effetti negativi ovvero crampi, formicolii e tremori.

 

In generale un corpo disidratato è più stanco, spossato ed occasionalmente soggetto a vertigini e svenimenti.

 

Nei casi più gravi la disidratazione potrebbe provocare allucinazioni, perdita di conoscenza o addirittura un collasso cardiocircolatorio.

Da questo si deduce che non assicurare all’organismo una giusta dose di acqua potrebbe esporre un soggetto anche a gravi rischi per la salute.

 

Cosa fare in caso di disidratazione?

 

In caso di disidratazione lieve è sufficiente una reintegrazione dei liquidi persi anche attraverso un’alimentazione corretta, ricca di frutta e verdura. Nei casi più gravi invece, potrebbe essere necessaria una terapia medica specificamente prescritta.

La disidratazione può essere facilmente prevenuta bevendo molto e favorendo l’assunzione di cibi ricchi di acqua. Il rischio di ritrovarsi disidratati senza nemmeno accorgersene è molto alto!

In qualsiasi caso, qualora si dovessero avvertire i sintomi della disidratazione, la prima cosa da fare è consultare il medico che saprà sicuramente indicare la cura da adottare.



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