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Bimba inala peperoncino: delicato intervento salvavita

di Maria Corbisiero

28 Luglio 2017

La piccola ha appena 8 mesi, un’età durante la quale i bambini iniziano a gattonare e, spinti dalla loro innata curiosità, a raccogliere tutto ciò che trovano sul loro cammino che, con ancor più interesse, portano istintivamente alla bocca.

E proprio spinta da quello stimolo la bimba inala peperoncino, un pezzettino grande circa 12 millimetri che ha rischiato di ucciderla.

Bimba inala peperoncino: delicato intervento salvavita.

Bimba inala peperoncino: delicato intervento salvavita

È accaduto tutto lo scorso mercoledì 26 luglio nella provincia di Reggio Emilia. La bimba inala peperoncino mentre si trova in casa con i suoi genitori, la stampa ipotizza che lo abbia raccolto da terra mentre gattonava per l’abitazione.

 

Resasi conto delle difficoltà respiratorie della figlia – il pezzo di peperoncino ha subito raggiunto le vie respiratorie e compromesso la funzione delle stesse – la madre l’ha portata immediatamente all’ospedale di Reggio Emilia.

Qui i medici hanno confermato la presenza di un corpo estraneo constatando l’occlusione di una valvola, quella del polmone sinistro, che favoriva l’ingresso dell’aria ma ne impediva la fuoriuscita provocando una iperespansione dell’organo.

La bimba inala peperoncino e la situazione si complica fino a diventare molto grave in quanto oltre alle gravi difficoltà respiratorie comportate dall’occlusione delle vie aeree, insorgono anche problemi cardiaci dati dal rigonfiamento del polmone che comprimeva il cuore.

I medici decidono per il trasferimento all’ospedale Maggiore di Parma dove l’equipe medica guidata dalla dottoressa Maria Majori, pneumologo interventista dell’unità operativa di Pneumologia ed endoscopia toracica dell’Azienda ospedaliero-universitaria di Parma, avvertita preventivamente, ha eseguito un delicato intervento che ha permesso loro di salvare la vita alla piccola.

<<È il primo intervento che eseguiamo su una bimba di questa età, delicatissimo e molto complicato perché le vie aeree di un paziente di 8 mesi sono estremamente ridotte, circa 5 millimetri di calibro – spiega la dottoressa Majori – La bimba è stata operata con una procedura estremamente complessa, la broncoscopia rigida, utilizzando strumenti che dovevano essere in grado sia di far ventilare la paziente sia di permetterci di effettuare la procedura di estrazione>>.

Un intervento tempestivo, un’operazione durata circa poco più di un’ora che ha permesso ai medici di salvare la vita della piccola di 8 mesi.

Bimba inala peperoncino: un incidente domestico non raro.

Come detto in apertura di articolo, la curiosità innata dei bambini li spinge a raccogliere qualunque oggetto ed a portarlo istintivamente alla bocca esponendolo maggiormente al rischio di soffocamento.

<<Alcuni cibi presentano la peculiarità che possono ulteriormente complicare la situazione – spiegano gli specialisti dell’Aou Parma – Sostanze quali arachidi, noci, semi oltre a costituire di per sé un ostacolo meccanico alla ventilazione, possono aumentare di volume a contatto con le secrezioni bronchiali, o ancora possono rilasciare sostanze irritanti sulla mucosa bronchiale con conseguente reazione che ne renderà più difficile l’estrazione>>.

Vita da Mamma è fermamente convinta dell’importanza che hanno le manovre salvavita. Per tale motivo, grazie alla collaborazione del CRI (Croce Rossa Italiana), abbiamo realizzato una serie di video informativi.

Quello che vi proponiamo qui di seguito mostra la manovra di disostruzione pediatrica per i lattanti, ovvero bambini da 1 mese ad 1 anno.

 

 

 

Qui di seguito l’intervista alla dottoressa Maria Majori.

 

 

 

 

 

Fonte immagine di copertina Ingimage con licenza d’uso ID: ING_17215_10764



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