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Metodi abortivi

di Redazione VitaDaMamma

25 Maggio 2010

Metodi abortivi

Aspirazione

L‘aspirazione è il metodo abortivo più usato per interrompe una gravidanza in corso da un tempo compreso tra la settima e la dodicesima settimana dall’ultimo ciclo mestruale .

Per asportare il tessuto fetale si pratica un intervento di dilatazione ed evacuazione, l’operazione avviene in genere in anestesia locale.
Una volta dilatato l’orifizio del collo uterino, viene introdotto in vagina un tubo cavo collegato ad una pompa d’aspirazione. Attraverso l’aspirazione il tessuto fetale si staccherà dalle pareti uterine e verrà risucchiato.

L’intervento dura complessivamente una decina di minuti.

Dilatazione o raschiamento

La dilatazione o raschiamento è il metodo abortivo usato per interrompe una gravidanza in corso da un tempo compreso tra la tredicesima e la quindicesima settimana dall’ultimo ciclo mestruale.
Viene dilatato il collo dell’utero, come per l’aspirazione, ma in misura maggiore. Eseguita la dilatazione, il medico staccherà il rivestimento uterino con un cucchiaio chirurgico e rimuoverà il tessuto fetale col forcipe.
L’operazione viene praticata in anestesia totale.

Travagli indotto o aborto tardivo

Il travaglio indotto, detto anche aborto tardivo interessa le interruzioni di gravidanza che avvengono fra la sedicesima e la ventiquattresima settimana dall’ultimo ciclo.
Lo stato avanzato della gravidanza comporta l’impossibilità di estrarre il feto direttamente dalla cavità cervicale, troppi sarebbero i rischi di emorragie, lacerazioni e complicazioni. Per questo si stimola un parto “naturale”.
All’interno della sacca amniotica viene introdotta una soluzione che provoca l’aborto del feto. Poi si scatenerà il travaglio e quindi avverrà il parto. È il metodo più doloroso e scioccante per la donna, ella deve partorire un bimbo morto.

Isterectomia, come un cesareo.

È un operazione tecnicamente uguale ad un taglio cesareo.
Viene eseguita in sala operatoria e sotto anestesia totale, da personale chirurgico esperto.
Sarà praticata un’incisione nel basso ventre della donna, solitamente sotto la linea dei peli pubici, e verrà estratto il feto.

Il suo utilizzo è raro, è considerato solo in casi di gravidanze gravemente complicate, o di impossibilità di utilizzare pratiche alternative.
Questa metodologia può essere necessaria quando la gravidanza è in uno stato molto avanzato.

Metodo farmacologico RU486.

Le informazioni mediche contenute in questo articolo sono state tratte da www.fioriblu.it
Questo articolo ha carattere divulgativo e non sostituisce il parere del medico, che deve essere consultato, ove necessario



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