Il banco di prova più temuto dagli studenti, si sa, è rappresentato dalle pagelle. Momenti di panico ne accompagnano il tanto temuto ritiro.
Come fare per evitare che questo rituale si tramuti in un momento ad alta tensione? Ecco qualche consiglio.
Non tutti i ragazzi si rendono conto che il momento del ritiro della pagella scolastica rappresenta un semplice confronto attraverso il quale docente, alunno e genitore fanno il punto della situazione relativa al rendimento e soprattutto alla condotta, cercando inoltre di trovare soluzioni atte a colmare le lacune che il ragazzo presenta.
Visto da questa prospettiva, di certo più costruttiva, l’ incontro scuola – famiglia risulterà sicuramente meno tragico di quanto credano i nostri figli.
Capire quali siano le difficoltà che l’ alunno incontra, interpellare il genitore per comprendere quale sia la condotta dell’ adolescente anche al di fuori della classe, sono questioni fondamentali ai fini valutativi.
Il confronto sereno tra alunno, professore e genitore non può, quindi, che rendere il momento del ritiro della pagella più “leggero” e quindi meno drammatico.
NON BISOGNA TEMERE I RIMPROVERI
Un’ altra questione scottante riguarda l’ insofferenza dei ragazzi nei confronti dei rimproveri dei professori. Non sempre infatti tali rimproveri vengono ben accettati dagli studenti, i quali preferiscono trincerarsi dietro classiche scuse del tipo: il mio prof. non mi può sopportare piuttosto che non sono il solo a fare chiasso in aula.
Ancor più drammatica poi la situazione in cui genitore ed alunno si alleano contro i docenti. Tale coalizione, infatti, non giova a nessuno: se ci coalizziamo con i nostri figli andando contro il docente faremo del male ai nostri figli stessi, in quanto non potremo mai capire quali sono i problemi scolastici di nostro figlio, pensando soltanto a difenderlo senza avere un minimo di obiettività.
Sarebbe quindi più che opportuno che ogni genitore si facesse un esame di coscienza prima di partecipare al ritiro della pagella, cercando di capire quali siano le pecche di suo figlio e cercando, una volta arrivato all’ incontro scuola – famiglia, di trovare una soluzione insieme al docente che, in quel caso, ne saprà certamente più di noi.
Appare evidente che c’ è un forte bisogno di un ritorno ai vecchi ruoli: il genitore deve fare il genitore così come l’ alunno deve fare l’ alunno, ammettendo quali sono i suoi errori. D’ altra parte, però, anche il docente deve agire in maniera equa, senza scaricare tutte le colpe sull’ alunno. Mettere in discussione il proprio operato è più che doveroso.
A ognuno il suo, recita un celebre motto. Soltanto in quest’ ottica il ritiro della pagelle può essere vissuto serenamente, con la buona pace di docenti, alunni e genitori. E se si rischia la bocciatura? Beh, anche quella non è mai per caso.