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Influenza 2011, H1N1 e non solo

di Federica Federico

31 Gennaio 2011

Più di 450mila italiani hanno già trascorso qualche giorno in compagnia dell’influenza.
Dolori ossei ed articolari, tosse, febbre, cefalea, questi alcuni sintomi tipici della “malattia”.

Ma cos’è e cosa determina l’influenza? Come va affrontata?

Proviamo a tracciare un ritratto preciso della influenza 2011.

Intanto non si può prescindere da una considerazione generalmente valida sulla influenza:

l’influenza è considerata dai medici una Infezione Respiratoria Acuta (sono Infezioni Respiratorie Acute: raffreddore, faringite, laringite, tracheite, polmonite, bronchite ed influenza).

Come si riconosce l’influenza? Che cosa la caratterizza?
L’influenza determina:
– innalzamento della temperatura corporea, in pratica facilmente porta con sé febbre (la temperatura può arrivare sino ai 38°C) ;
mal di testa;
– dolori ossei ed muscolari (artromialgia);
– infiammazione delle vie respiratorie con tosse e mal di gola;
– in ceri casi congiuntivite e lacrimazione oculare;
secrezioni nasali;
spossatezza, inappetenza e generale senso di stanchezza.

L’influenza è sempre la risposta del corpo alla aggressione di un virus, nello specifico della influenza 2011, attualmente in corso, i virus responsabili della malattia sono:
* il virus H1N1,
* il virus A\Perth H3N2,
* il virus B\Brisbane.
Gli ultimi due virus citati sono ceppi dell’influenza australiana che caratterizzòla stagione invernale 2008\2009.
Il virus H1N1 è il più temuto ed il più allarmante, esso determina le maggiori complicazioni ed espone ai più alti rischi.
Attenzione a non entrare nel vortice della paura: è bene sottolineare che l’influenza è di norma una “malattia comune” e semplicemente curabile, vale la pena ribadire che complicazioni e pericoli rappresentano casi rari ed isolati.
La categoria dei soggetti a rischio è ben circoscritta. Sono considerati più esposti a complicazioni tra gli alti gli anziani, i cardiopatici, i diabetici e chi soffre di immunodeficienza. Di norma questi e gli altri soggetti a rischio sono indirizzati verso il vaccino antinfluenzale.
Diversamente un soggetto sano che non scelga di vaccinarsi, laddove la pratica vaccinale è diffusa ed accessibile a tutti, può e deve affrontare l’influenza serenamente, come un comune male di stagione.

In caso di influenza cosa deve fare il malato?
. Bere molto;
. Riposare, restando a letto quando il senso di affaticamento è eccessivo;
. Soggiornare in ambienti caldi. Il tepore va garantito ma senza dimenticate di curare il cambio d’aria e controllando sempre che persista un giusto livello di umidità, per evitare che l’aria si secchi;
. Preferire pasti leggeri, possibilmente ricchi di verdura e frutta;
. Non coprirsi troppo, in caso di febbre i vestiti pesanti e l’uso eccessivo di coperte vanno evitati perché inibiscono la riduzione della temperatura corporea rallentando la discesa della febbre.

I bambini tra i 3 e 6 anni sono molto esposti al virus influenzale, facilmente si ammaleranno.
Se i piccoli sono scolarizzati il rischio influenza è assai alto perché i banchi di scuola rappresentano un rinomato luogo di diffusione dei virus, il contatto promiscuo tra i bimbi aiuta la circolazione dei batteri e massimizza le occasioni di contagio.
In realtà i bimbi piccoli si ammalano con facilità perché hanno un sistema immunitario in costruzione, ancora fragile ed incompleto. Dopo i 6 anni la tendenza ad ammalarsi diminuisce considerevolmente perché crescono e si rafforzano le “barriere” immunologie del piccolo.

Cosa fare quando il bambino ha l’influenza?
Consultate sempre il pediatra, specie se il bimbo è insofferente e si lamenta; i bimbi molto piccoli faticano a verbalizzare il dolore, per loro è difficile spiegare in modo chiaro dove hanno dolore e che tipo di fastidio provano;
Tenete il bimbo a casa da scuola;
Favorite il riposo del piccolo;
Assicuratevi che beva molto, in caso di influenza bere serve a reintegrare i liquidi e i sali minerali persi attraverso la sudorazione e, contemporaneamente, facilita anche l’espettorazione;
– Proponete al bimbo cibi leggeri, molta verdura e tanta frutta.
Per affrontare la febbre vi consiglio di leggere il seguente approfondimento proposto da vita da mamma:
Febbre: temperatura alta, termometri e medicine

L’OsMed, Osservatorio Nazionale sull’impiego dei Medicinali, ha rilevato che con l’arrivo della stagione fredda aumenta in modo esponenziale l’uso degli antibiotici, ciò fa di questo medicinale un farmaco “stagionale“.
Va chiarito che l’antibiotico non serve in caso di influenza e soprattutto non è un farmaco di automedicazione, la sua somministrazione va eseguita solo dietro prescrizione medica. Non ricorrete mai agli antibiotici senza il preventivo parere del medico. Non somministrate mai antibiotici ai piccoli senza aver consultato il pediatra.



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