Il parto è un evento assolutamente naturale a cui oggigiorno si associa un’assistenza ostetrica e medica all’avanguardia, per evitare o minimizzare qualsiasi rischio o ripercussione sulle mamme e i bambini.
Purtroppo però vi sono alcuni disturbi che possono accompagnare la donna per qualche tempo dopo il parto, soprattutto se questo è stato lungo e difficile, o ad esempio è stata necessaria un’episiotomia. Alcune possono lamentare minore sensibilità vaginale, altre devono fare esercizi per ripotenziare la muscolatura pelvica ed evitare piccole perdite di urina, soprattutto i primi tempi.
Tra gli inconvenienti, anche se non molto frequente, enumeriamo anche un particolare tipo di neurite o nevrite, ovvero un’infiammazione di un nervo.
Si manifesta con un dolore nella zona genitale che può prolungarsi verso il retto, perineo, o in qualche parte nella zona di seduta e peggiora soprattutto quando si è seduti.
Non è di immediata diagnosi e spesso ci vogliono mesi per identificarla in base ai sintomi.
Con un termine più tecnico e specifico si parla di Nevralgia Pudendale (PN) e si tratta di un dolore nella zona pudendale del nervo, questo viene intrappolato (PNE) o danneggiato e provoca dolore.
Oltre al parto difficile, questa condizione può essere determinata anche da un lavoro molto sedentario in cui viene compresso il nervo lungamente o da alcuni sport, come il sollevamento pesi e il ciclismo, tanto da essere spesso soprannominata “sindrome del ciclista”. A volte il tessuto cicatriziale derivante da una precedente operazione nella zona pelvica, rettale o genitale contribuisce allo sviluppo della PNE.
Vi sono anche donne che subiscono un’isterectomia che si trovano a dover affrontare questa dolorosa patologia concomitante.
Di base vi è senz’altro una predisposizione derivata dall’anatomia stessa del nervo pudendo che, per alcuni, può essere più irregolare.
L’inizio dei sintomi può spesso essere segnato da una sensazione come di una scossa elettrica che si avverte dopo un movimento particolarmente brusco. Poi l’evolversi della condizione è graduale e per questo spesso sottovalutata e non adeguatamente segnalata.
In genere il dolore alla zona pelvica aumenta durante il giorno e consiste in una sensazione di bruciore molto forte che si intensifica, fino a diventare un vero e proprio dolore; spesso può essere accompagnato da un leggero intorpidimento nella zona del nervo pudendo: vagina, clitoride, perineo e natica.
Spesso il PNE intensifica o fa emergere l’infiammazione al nervo sciatico. In ogni caso l’evoluzione è molto personale e può dipendere da svariati fattori individuali.
Camminare senza eccessi contribuisce a distendere i muscoli e a ridurre il dolore.
Il trattamento può essere farmacologico ma supportato dall’approccio fisioterapico o osteopatico.
Fonte: Pudendo