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Mamma Morta: Bambina di 6 Anni Veglia il Cadavere per 2 Giorni

A 6 anni i bambini hanno un bisogno assoluto dei genitori; la mamma, in particolare, è spesso la figura di riferimento e nel rapporto con la figlia femmina la madre è lo specchio in cui la piccola riflette se stessa mentre, crescendo, impara a divenire una donna. A 6 anni una ...

di Federica Federico

14 Marzo 2015

A 6 anni i bambini hanno un bisogno assoluto dei genitori; la mamma, in particolare, è spesso la figura di riferimento e nel rapporto con la figlia femmina la madre è lo specchio in cui la piccola riflette se stessa mentre, crescendo, impara a divenire una donna.

A 6 anni una figlia non dovrebbe mai staccarsi da sua madre, mai dovrebbe perderla e nemmeno dovrebbe mai assistere al suo dolore, men che meno alla sua morte.

A Bari, una bimba di 6 anni ha visto la mamma morire e per più di 2 giorni ha vegliato sul cadavere della madre morta.

bambina veglia mamma morta

I fatti:

  • Barbara, questo è il nome della mamma 36enne, viveva da sola con sua figlia, l’abitazione era sita nel popolare rione Libertà di Bari;
  • il papà di Barbara per 24 ore ha tentato di mettersi in contatto con sua figlia e sua nipote senza alcun successo;
  • il nonno, che vive a Pescara, insospettito dal silenzio del telefono che suonava senza che nessuno mai rispondesse, si è messo in viaggio verso Bari;
  • dietro la porta dell’appartamento del rione Libertà ha fatto, però, una macabra scoperta: Barbara non era più in vita e la sua nipotina, impietrita, fragile e sola vegliava la mamma.

Il medico legale ha stimato che la morta risalirebbe a 48 ore circa prima del ritrovamento e apparentemente le cause del decesso sarebbero naturali, probabilmente la bambina ha, quindi, visto la mamma accasciarsi e perdere la vita a causa di un grave malore.

mamma morta bambina veglia cadavere

 

Le autorità indagano sull’accaduto;

alcune fonti giornalistiche riportano le dichiarazioni di una vicina di casa (vicina che però nessun organo di stampa identifica con precisione ovvero intervista direttamente) la presunta testimone si sarebbe detta certa di aver udito grida probabilmente riconducibili ad una lite, un litigio non intercorso tra Barbara e sua figlia.

Secondo la presunta testimone la vittima diceva in dialetto: “Vattene, sparisci… vattene, sparisci…”» (citazione letterale da www.ilmessaggero.it )

Al contrario da ogni altra testimonianza emerge l’immagine serena di una mamma tranquilla e dedita a sua figlia; sopratutto fa testo la risultanza del primo esame compiuto dal medico legale, esame che non rileva segni equivoci né tracce di alcuna colluttazione o violenza, il corpo di questa povera donna sembra parlare solo di una tragica ma naturale fatalità.

Il pensiero va agli occhi ed al cuore della sua bambina che hanno visto e sentito ciò che una piccola bimba non dovrebbe mai né vedere né sentire.

 



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