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Abolire la Festa della Mamma, Succede in un Asilo

di Gioela Saga

20 Aprile 2015

Le famiglie ormai sono sempre più spesso allargate e diverse dal modello cosiddetto “tradizionale”.

Sarà forse per questo che in un asilo, il collegio docenti ha ben pensato di abolire la festa della mamma e la festa del papà.

abolire la festa della mamma e papà

La decisone, a dire il vero, era stata già presa nell’ottobre scorso, all’inizio della programmazione scolastica, con una delibera del collegio docenti ma è stata resa nota, nei fatti, solo dopo la festa del papà del marzo scorso, suscitando un’ondata di sdegno e protesta nei genitori.

I bambini sono tornati a casa senza il classico regalino fatto in classe, senza gli auguri scritti corredati da un tradizionale disegnino che normalmente viene conservato con gelosia e affetto da tutti, nessuna piccola filastrocca da recitare al rientro a casa.

Il caos sembra pronto a ritornare con veemenza per la prossima festa della mamma che, secondo il calendario della scuola, è stata abolita per non creare confusione nei bambini o fenomeni di confronto o ghettizzazione.

L’esempio di questa scuola dell’infanzia, la Contardo Ferrini, nel quartiere Trieste della capitale, rischia di essere il primo di molti casi e di essere un modello che molti istituti seguiranno anche per l’anno prossimo.

Eppure, molti genitori si stanno mobilitando per chiedere l’annullamento di questa decisione di abolire la festa della mamma e del papà, con una diffida già presentata da un genitore avvocato, Guido Rinaldi, promotore della “rivolta”, che manifesta anche l’intento di ricorrere al Tar se l’asilo comunale non ritornasse sui suoi passi.

La contestazione riguarda il contenuto stesso della proposta di abolire la festa della mamma e del papà e anche le sue modalità, in quanto non sono stati consultati i genitori che hanno preso coscienza della decisione solo a cose fatte e alla prima festa abolita.

Roberta Giudici, una mamma di un piccolo frequentante l’asilo ha spiegato:

“Contestiamo le modalità con cui la scuola ha agito, senza metterci al corrente e quando abbiamo chiesto spiegazioni, ci hanno risposto che la decisione era stata presa nel rispetto delle famiglie allargate e dei bimbi rimasti orfani di un genitore. Nessuno è contrario a questo principio, ma così la scuola azzera la nostra tradizione, e non troviamo giusto che bambini tra i 3 e i 5 anni vivano in questo clima.”

abolire la festa della mamma e del papà

I genitori rivendicano dunque la possibilità, quanto meno, di conoscere con anticipo e la giusta comunicazione, la linea educativa della scuola, senza per forza doverla subire a cose fatte.

Abolire la festa della mamma e del papà non deve essere presa così a cuor leggero, senza consultazioni preventive.

Sulla delibera si trova scritto: “Il collegio dei docenti decide di non festeggiare la festa della mamma né del papà a causa dei continui cambiamenti della famiglia, ma di evidenziare altre feste”.

Stando anche alle informazioni raccolte, un’insegnante che avrebbe comunque ceduto alla tentazione di far fare un disegnino ai bambini, sarebbe stata pesantemente redarguita dalle colleghe.

Abolire la festa della mamma e del papà sembra dunque una tematica destinata ad essere senz’altro sempre più dibattuta rischiando di creare una forte spaccatura tra scuole e utenza.

Fonte: Repubblica



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