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Bonus mamme disoccupate 2022: assegno comunale mamme a basso reddito

di Federica Federico

03 Maggio 2022

Il bonus mamme disoccupate 2022, cosiddetto assegno comunale per madri a basso reddito, è una misura a sostegno della maternità. È destinato alle mamme non occupate, disoccupate o casalinghe oppure a basso reddito, che non hanno altrimenti diritto a differenti prestazioni economiche e con un minore a carico di un’età compresa tra 0 e 6 anni. Possono usufruire del beneficio anche le mamme lavoratrici purché percepiscano una retribuzione inferiore all’indennità del bonus stesso (circa 350,00€ mensili per 5 mensilità), o quelle che percepiscono un assegno statale ugualmente inferiore. 

 

Bonus mamme disoccupate 2022

Bonus mamme disoccupate 2022. Diritto d’autore:
rostislavsedlacek ©123RF.com con licenza d’uso.

 

Bonus mamme disoccupate 2022 quanti soldi spettano ad ogni mamma 

Precisiamo subito che il bonus mamme disoccupate 2022 è compatibile con l’Assegno Unico, questa rappresenta una novità poiché l’Assegno Unico ha inglobato in sé altri benefici economici a sostegno della maternità e della famiglia. Il contributo spettante ad ogni mamma in ragione del bonus mamme disoccupate 2022 ammonta a circa 1.800 euro complessivi, detta somma verrà divisa mensilmente per 5 mesi e per un contributo pari a 354,73 euro per volta.

Più nello specifico l’importo totale del bonus mamme disoccupate 2022 ammonta a 1.7773,65 euro.

 

Alle neo-mamme va precisato che la richiesta va esperita entro i 6 mesi dalla nascita del bambino, per tutte le atre vale come data di riferimento il verificarsi dell’evento che dà luogo alla prestazione (adozione, bando comunale, eccetera).

 

A chi presentare la domanda e chi eroga l’assegno comunale

L’assegno comunale è erogato dall’INPS ma la richiesta va esperita al Comune di residenza e secondo le procedure stabilite dall’amministrazione locale. Per l’accoglimento della domanda sono necessari in media 30 giorni, ma, a norma di legge, una volta verificata la sussistenza delle condizioni per la ricezione del bonus mamme e la validità della domanda, l’assegno deve essere erogato entro, e non oltre, i 45 giorni successivi dalla data di ricezione dell’incartamento validamente trasmesso dai Comuni.

 

La procedura per consegnare e protocollare la domanda non è univoca, essendo un bonus comunale dipende dall’ufficio protocollo territoriale, di solito vengono aperti sportelli comunali dedicati al bonus mamme disoccupate 2022. Pertanto informatevi presso gli uffici del vostro comune o consultate il sito internet del comune di residenza, la domanda va, appunto, presentata al Comune ove siete residenti.

 

Bonus mamme disoccupate 2022, quali le condizioni necessarie per ottenere il beneficio:

Per l’ottenimento di questo bonus mamme è indispensabile che la mamma:

  • Sia residente in Italia (e la domanda va, infatti, esperita al comune di riferimento);
  • Abbia cittadinanza italiana o comunitaria , sempre sotto la condizione succitata della residenza in Italia. Se la mamma è una donna extracomunitaria è necessario che possegga un valido permesso di soggiorno;
  • Abbia un ISEE inferiore a 17.747,58 euro;
  • Non benefici di altri assegni statali a tutela della maternità (fatta eccezione per l’Assegno Unico).

Il bonus mamma disoccupata 2022 non spetta a quale donne che già percepiscono la Naspi o la Dis-coll.

 

Quali documenti sono necessari per la domanda del bonus mamme disoccupate 2022:

La mamma dovrà corredare la domanda con:

  • Documento di riconoscimento o permesso di soggiorno;
  • Codice Fiscale;
  • ISEE 2022;
  • Autocertificazione che dichiari il rispetto in fede dei requisiti di legge per l’ottenimento del beneficio;

Infine sarà necessario indicare il metodo di accredito dell’assegno comunale (per esempio l’Iban bancario).

 

Bonus mamme disoccupate 2022, come sapere se la domanda è stata accolta 

Per conoscere lo stato della pratica e l’eventuale accoglimento della stessa è necessario accedere al portale dell’INPS e consultare la propria posizione muniti di codice fiscale e credenziali di accesso (Spid o anche la CIE , il codice relativo alla carta di identità elettronica). Potete rivolgervi anche a un patronato per essere guidati nell’esperimento della pratica.



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