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10 buoni propositi delle mamme in stile Montessori 

10 buoni propositi per mamme: Felicità; Perdono; Libertà; Osservazione; Positività; Non predominare; Esempio; Lentezza; Esperienza; Domani.

di Federica Federico

02 Gennaio 2024

10 buoni propositi delle mamme in stile Montessori

Gennaio è tempo di buoni propositi! Questo mese corrisponde all’inizio del nuovo anno il che lo rende il momento dei bilanci e delle speranze per l’avvenire. Ma perché tutti noi siamo portati a fare buoni propositi per l’anno nuovo?   

 

L’etimologia della parola proposito ci suggerisce una risposta a questa domanda: proposito deriva dal latino proponĕre che si traduce in “ciò che è posto innanzi”. Di fatto, l’individuo ha bisogno di darsi delle priorità a cui corrispondano, molto più in radice, dei progetti; soprattutto nella vita quotidiana avverte l’innata necessità di porsi innanzi cose belle e stimolanti. 

In altre parole, abbiamo bisogno di grandi sogni da trasformare in obiettivi a cui orientare il nostro agire. I buoni propositi, visti in questo modo, sono un naturale slancio verso  il miglioramento e ci servono per realizzarci, per sentirci capaci di superare limiti e ostacoli. 

 

Sarebbe impossibile evolvere e crescere senza almeno qualche buon proposito da perseguire.

 

Le mamme fanno buoni propositi?

L’importanza di fare buoni propositi vale a tutte le età. La genitorialità, anche acquisita solo con lo stato di gravidanza (e questo potranno confermarlo tutte le donne incinte), sposta frequentemente il focus dei buoni propositi sui bambini.

Così possono essere intenzioni comuni tra le mamme, per esempio: “Sarò una mamma migliore, dedicherò più tempo a mio figlio, eccetera“.  

 

Attenzione però a non tradire la natura intrinseca dei buoni propositi: essi riguardano ciò che decidiamo di porre prima nella nostra vita e non dovrebbero mai essere una trasposizione ideale di quello che la società ci impone e ci chiede di acquisire, diventare o vestire.

 

I buoni propositi sono obiettivi che, per diventare appaganti, si devono poter tradurre con concretezza. In questo modo, attraverso un processo di conquista degli obiettivi, i proponimenti che facciamo (in un primo momento in teoria) possono (nella traduzione pratica) migliorare fattivamente la nostra vita.

 

Ed è indubitabile che la vita di una mamma può migliorare innanzitutto sdoganando la maternità dall’antico punto di vista materno-centrico, per cui il bambino diventa catalizzante mentre la donna si piega a un ruolo di responsabilità e accudimento che la gravidanza e il parto le hanno calato addosso.

 
10 buoni propositi delle mamme in stile Montessori
Diventare madri non ci toglie il diritto alla felicità in quanto donne, siamo diamanti dalle molte sfaccettature sfavillanti

Se stai facendo buoni propositi da mamma, ricorda che sei innanzitutto una donna

Uno degli errori più ricorrenti tra le mamme dei bimbi 0-12 è quello di farsi carico di un accudimento catalizzante, come se il bisogno prevalente del bambino fosse essere sfamato, pulito e “controllato” per la sua crescita sicura. In realtà sin dal primo vagito del figlio quello che più conta nella relazione con la mamma è la costruzione della relazione stessa: la mamma è il ponte tra il bambino e il mondo e resterà tale per la vita intera.

In questo senso, perché la madre sia un ponte saldo è stabile è importante che resti serena e felice di sé stessa come donna, oltre il ruolo di mamma. Conta, altresì, che sia accompagnata da un partner e da un ambiente supportivo.

 

È per questo che i buoni propositi delle mamme devono partire dalla centralità della donna da cui è nata ogni mamma e che sopravvive in ciascuna di noi  (col diritto di continuare ad esistere felicemente). La stessa Maria Montessori, che sosteneva che “L’educazione comincia dalla nascita”, si è battuta per la libertà della donna e per la conciliabilità dei suoi ruoli, quello sociale come madre e i molti professionali e culturali che può assumere nella vita assecondando le proprie ispirazioni. 

 

Ed è proprio alla Montessori che le mamme possono guardare per costruire una concreta lista di buoni propositi, sostanzialmente orientata a una visione rinnovata della donna-madre e del bambino.

 
10 buoni propositi delle mamme in stile Montessori
Lista di 10 buoni propositi delle mamme in stile Maria Montessori

10 buoni propositi delle mamme in stile Montessori

  1. Concediti la felicità;
  2. Perdonati;
  3. Liberati dal vincolo delle aspettative;
  4. Impara a osservare il tuo bambino;
  5. Liberati da una lettura negativa e-o ironica dei bambini;
  6. Decidi di non predominare;
  7. Sforzati di essere un buon esempio;
  8. Apprezza la lentezza;
  9. Riconosci il valore delle mani e quello dell’esperienza sensoriale;
  10. Educa ora, ma pensa già al domani.
 

Concediti la felicità

Concediti la felicità perché non esistono bambini felici se non lo è la loro mamma. E la felicità è fatta di obiettivi coltivati e perseguiti, di spazi personali e di coppia, di interessi e libertà.

 

Perdonati

Perdonati perché nessuna mamma è perfetta e nemmeno dovrebbe aspirare ad esserlo.

Già solo l’aspirazione alla perfezione è tossica sia per le mamme che per i bambini. L’ossessione di un mondo impeccabile è affannosa, soprattutto lo è per i nostri figli che, invece, meritano di fare esperienza con l’errore: solo chi cade impara a rialzarsi.

 

Liberati dal vincolo delle aspettative

Le aspettative che nutriamo sono spesso frutto della narrazione, diffusa e radicata, della buona mamma e del buon bambino. Sebbene non esista un “manuale della buona madre capace di crescere bimbi buoni e perfetti”, la società si nasconde dietro il dito del perbenismo e crea una perfezione ideale alla quale pretende un’adesione formale da parte di ogni “madre che si rispetti”.

 

Rifuggite dalla perfezione e dai modelli imposti è il primo passo sulla via della felicità: la mamma migliore è la migliore versione della donna che abita dentro il vostro animo, cercatela, nutritela e datele lo spazio che merita!

 

Impara a osservare il tuo bambino

Tra le tante, un’eredità che la Montessori ci ha lasciato riguarda la scoperta dei bisogni dei bambini: i nostri figli non conoscono il capriccio. Il loro pianto, la smania, quell’energia incontenibile a cui noi adulti diamo il nome di capricci è solo la ricerca fisiologica e impetuosa di soddisfare dei bisogni. Ebbene è osservando i bambini che i genitori possono capirne le necessità, gli istinti, i desideri inespressi ed evitare quindi che quel grande potenziale di cui godono esploda in rabbia.

 

I capricci non esistono, ricordatelo! Al tema della gestione dei capricci secondo Maria Montessori abbiamo dedicato un approfondimento: “Come gestire i capricci secondo il metodo Montessori


 

Liberati da una lettura negativa e-o ironica dei bambini

I bambini non sono stupidi, nemmeno goffi o buffi, sono divenire e meritano rispetto e pieno riconoscimento come persone, pertanto non vanno etichettati come capricciosi e men che meno derisi. 

 
 

Decidi di non predominare (tra i più difficili buoni propositi delle mamme e anche dei papà)

L’adulto-genitore predominante è quello che impone al bambino il suo calibro: il ruolo, la forza, la posizione in termini di dipendenza, bisogno e cura. Guarda  a tuo figlio con rispetto riconoscendogli che è un individuo con proprie necessità e peculiarità, che non ti appartiene.

Dinnanzi al bambino il nostro compito di educatori è liberarlo al mondo e non gestirlo. Possiamo sperare di crescere persone libere solo lavorando a una relazione educativa autorevole e non autoritaria, coerente con una scala di valori in cui l’identità e la libertà di ciascuno restano principi non negoziabili.

 

Lo diceva anche Maria Montessori: “I genitori non sono i costruttori del bambino, ma i suoi custodi.”

 

Sforzati di essere un buon esempio

I bambini imparano per osmosi mutuando i comportamenti dei genitori, pertanto che l’educazione passi attraverso l’esempio non è un modo di dire.

 

Apprezza la lentezza

Il bambino è come un seme: prima avrà bisogno di sentirsi rinfrancato dall’abbraccio del terreno avvolgente; poi andrà nutrito e merita l’attesa che accompagna sempre il progresso delle radici e la crescita dello stelo; per le foglie occorrerà del tempo e dell’altro sarà necessario perché dal bocciolo nasca il fiore. I tempi della natura sono lenti e il bimbo vive progressi naturali e pazienti verso le acquisizioni di nuove competenze, non c’è fretta e lo sviluppo di ogni bambino è soggettivo e non competitivo.

@montessorianamente.mamma La lentezza appartiene al bambino, noi non lo capiamo perché siamo adultocentrici. #bambino #educareconcura #educareconrispetto #educazione #educational #educareconamore #educareconcalma #metodomontessori #montessorimom #educazionedolce #educazioneemotiva #montessori #educarerispettosamente #educare #esseremamma #vitadamamma #figlipiccolini😍 #figlipiccoli ♬ suono originale – Federica Federico
 

Riconosci il valore delle mani e quello dell’esperienza sensoriale

Abbiamo perso di vista l’educazione del fare quella che si costruisce attraverso la mano intesa come organo di senso: impastare, cucire, costruire, scavare, assemblare… insomma toccare il mondo entrando in una relazione tattile, visiva, olfattiva, gustativa e ampiamente sensoriale con le cose. Proponetevi di lasciare i bambini liberi di farsi passare il mondo tra le mani sporcandosi, rischiando il contatto con la terra, recuperando l’emozione di un’esperienza praticata e non raccontata.

 

Allo sviluppo naturale del bambino secondo la metodologia montessoriana abbiamo dedicato uno spazio approfondito: “Come favorire lo sviluppo naturale del bambino secondo Maria Montessori“.


 

Educa ora, ma pensa già al domani

L’educazione non è mai limitata all’ora e adesso, non è un’azione singola e circoscritta e nemmeno è un accadimento estemporaneo: l’educare pretende una pianificazione in cui al genitore devono essere chiari i principi che desidera lasciare in eredità all’adulto del domani (ovvero a suo figlio quando diventerà grande).

Sculacciare, schiaffeggiare, punire, per esempio, risolvono il problema del “capriccio” nel momento presente, ma insinuano pericolosamente un’educazione alla violenza e alla sopraffazione.

@montessorianamente.mamma Se non posso dargli uno #schiaffo né una #sculacciata come posso #educare mio figlio? #mariamontessori #educareconrispetto #educareconcura #educareconamore #educarebene #educareifigli #educazione #vitadamamma #mamma #mammaefiglio #mammaefiglia ♬ suono originale – Federica Federico


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