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Papa Francesco Vieta la Dispersione delle Ceneri

di Gioela Saga

06 Novembre 2016

Si è appena conclusa la settimana dedicata alla memoria dei defunti e Papa Francesco ha voluto proprio a ridosso di questa commemorazione, dare indicazioni precise sulla sepoltura ed eventuale cremazione dei nostri cari defunti.

Il ricordo dei morti e la liturgia legata ad essi è sempre stata un importante oggetto di discussione e di riflessione tra la Chiesa e i fedeli. Molto spesso tradizioni e mode si sono mescolate e confuse con la dottrina religiosa e il pontefice ha voluto, in questo modo, come è nel suo stile, chiarire alcuni aspetti importanti, per questo Papa Francesco vieta di fatto una pratica che rischiava di entrare nella normalità della liturgia funebre.

Papa Francesco Vieta la Dispersione delle Ceneri

Papa Francesco vieta dispersione ceneri

In particolare, con il documento “Ad Resurgendum cum Christo” cioè “Verso la Resurrezione con Cristo”, Papa Francesco vieta nello specifico alcune consuetudini relative alla gestione delle ceneri dopo la cremazione, qualora la si scelga come pratica funebre.

Il testo è stato redatto dalla Congregazione per la Dottrina della Fede e approvato dal Papa che ribadisce la preferenza, nella tradizione, della sepoltura dei defunti, ma che la Chiesa non può e non vuole dirsi contraria alla cremazione, a meno che questa non sia stata scelta per ragioni contrarie alla dottrina cristiana.

Ovviamente, in questo caso, mancherebbero i presupposti di base per poter considerare la cremazione come una scelta semplicemente formale e non sostanziale.

Nella Bibbia non sembra ci siano indicazioni specifiche su come seppellire i morti dunque non è possibile affermare che la cremazione sia contraria all’essere cristiani.

I cristiani credono che come Gesù è risorto anche noi risorgeremo nell’ultimo giorno, dunque nell’immaginario collettivo, poi abbracciato dalla Chiesa, si è sempre preferita l’inumazione dei defunti, cioè la sepoltura nella terra, come un mezzo migliore per attendere la risurrezione finale. Ma si tratta per l’appunto di una deduzione collettiva non esattamente ancorata alla realtà delle cose o ad un precetto biblico.

Infatti, se ci pensiamo, le condizioni di un corpo soggetto al decadimemento dopo anni, se non secoli, non è molto distante dagli effetti della cremazione, dunque di fatto non può rappresentare un valore da contrapporre.

Allo stesso modo in cui non si può pensare che nella potenza del Signore, per chi ha fede, non ci siano mezzi soprannaturali per superare ampiamente questi limiti umani legati alla carne e poter di nuovo assumere un corpo anche se forse con caratteristiche diverse da quelle a cui siamo abituati, magari fatto di luce come si può evincere in alcuni brani evangelici come nella famosa scena della trasfigurazione o della resurrezione.

Papa Francesco vieta dispersione ceneri

Dunque Papa Francesco vieta non tanto la cremazione ma una pratica legata ad essa.

Non è una novità che la Chiesa sancisca la possibilità di cremazione per i defunti. L’opposizione aveva origini antiche, tra il ’700 e l’800, quando le logge massoniche anticlericali sostenevano l’uso della cremazione per negare la fede cristiana nella risurrezione dei morti e dunque la Chiesa aveva dovuto prendere una posizione a riguardo.

Già nel 1963, però, la congregazione del Sant’Uffizio la permise anche ai cristiani perché, “come non tocca l’anima, e non impedisce all’onnipotenza divina di ricostruire il corpo, così non contiene, in sé e per sé, l’oggettiva negazione di quei dogmi”. Viene poi ribadito che seppur la Chiesa raccomanda vivamente che si conservi la pia consuetudine di seppellire i corpi dei defunti, si sottolinea che essa “non proibisce la cremazione a meno che questa non sia stata scelta per ragioni contrarie alla dottrina cristiana.”

Oggi è semplicemente previsto, nel nuovo Rito delle esequie, una liturgia specifica per chi sceglie la cremazione.

Papa Francesco vieta dispersione ceneri

Dunque cosa Papa Francesco vieta, di fatto?

Le novità riguardanti cosa Papa Francesco vieta sono la dispersione delle ceneri in aria o in mare che risulta proibita, così come “la conversione delle ceneri cremate in ricordi commemorativi, in pezzi di gioielleria o in altri oggetti” e la “divisione delle ceneri tra i vari nuclei familiari.”

Si chiarisce che le ceneri del caro estinto devono essere conservate in un luogo sacro, cioè in un cimitero o in una chiesa o “in un’area appositamente dedicata a tale scopo dalla competente autorità ecclesiastiche”. Dunque non solo controlli di tipo sanitario come già si devono attuare ma, per chi vuole essere ” a posto ” con le norme ecclesiastiche, vi sono anche regole, per così dire, spirituali a cui doversi attenere.

Occultare o privatizzare l’evento della morte significa sminuire il significato che esso ha per i cristiani e la dispersione delle ceneri rimane un’azione che ne toglie valore e la accosta a pratiche di religioni non cristiane.

Il Segreto della Croce di Papa Francesco



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